Toscana

IRAQ, NUOVO STUDIO USA SU GUERRA, FORSE OLTRE 600.000 MORTI DA 2003

Potrebbero essere 600.000 le vittime tra i civili iracheni dall’inizio del conflitto nel 2003 al luglio scorso: lo sostiene un nuovo studio medico-statistico dell’autorevole scuola medica di Bloomberg dell’Università John Hopkins di New York, pubblicato dal quotidiano ‘New York Times’. La ricerca è giunta a queste conclusioni dopo che otto medici iracheni dell’università di Mustansiriya di Baghdad hanno interpellato, tra maggio e giugno scorso, un campione di 1.849 famiglie composte in media da sette persone in 47 zone del paese; agli intervistati è stato chiesto di riferire il numero di lutti avvenuti in famiglia nei 14 mesi prima della guerra e poi durante il conflitto. Ne è risultato che il tasso di mortalità è passato da 5,5 decessi ogni mille persone prima del marzo 2003 a 13,3 ogni mille nei due anni e mezzo successivi. Oltre la metà delle morti, il 56%, è stata causata da armi da fuoco, e 14% da autobombe e altre esplosioni. I bombardamenti e le operazioni delle forze di coalizione avrebbero provocato il 30% delle morti. Si tratta di una valutazione statistica che – se confermata – alzerebbe il numero medio delle vittime alla sconcertante cifra di 15.000 al mese. Misna