Toscana

IRAQ, NAJAF: MILIZIANI AL SADR CONSEGNANO LE ARMI

Dagli altoparlanti della moschea di Najaf, Moqtada al Sadr ha ordinato ai suoi uomini barricati nel mausoleo dell’Imam Alì di deporre le armi e lasciare il luogo sacro insieme alle migliaia di fedeli che nel frattempo sono entrati dopo essere arrivati ieri insieme al Grande Ayatollah Sistani. Proprio il massimo capo religioso degli sciiti iracheni ha convinto ieri al Sadr e i suoi uomini ad accettare il piano di pace di cui non sono stati ancora forniti i dettagli. In base all’accordo, sottoscritto anche dal governo transitorio iracheno, tutti gli uomini armati dovevano lasciare il santuario di Alì entro le ore 10:00 di questa mattina (le 8:00 in Italia).

Secondo i giornalisti internazionali presenti a Najaf, i miliziani di al Sadr avrebbero effettivamente cominciato questa mattina presto a deporre le proprie armi in alcune casse e a rivestire gli abiti civili. In una sua testimonianza, però, l’inviato dell’agenzia Afp a Najaf ha sottolineato che alcuni hanno lasciato il mausoleo con le prorpie armi nascoste nei sacchi. L’accordo tra Sistani e al Sadr è arrivato al termine di quella che è stata una delle giornate più sanguinose della città santa sciita e di quella vicina, Kufa, con un bilancio, ancora provvisorio, di almeno 74 morti e oltre 300 feriti. Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha espresso il proprio dolore per le vittime delle ultime ore e la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto. Dopo avere esortato tutte le parti a rispettare i luoghi sacri di Najaf, Annan si è detto “profondamente addolorato per i violenti incidenti avvenuti a Kufa e in altre località dell’Iraq” e “particolarmente turbato per l’altro numero di morti e feriti, tra cui figurano parecchi civili”. (Misna)