Toscana

IRAQ: MONS. WARDUNI (VESCOVO BAGHDAD),ACCELERARE IL PASSAGGIO DEI POTERI AGLI IRACHENI

“Non possiamo uscire da casa liberamente, le notizie che filtrano sono quelle che abbiamo dai media. Sembra comunque che la situazione stia migliorando anche se non del tutto tranquilla. Si potrebbero, infatti, verificare nuovi scontri”. È quanto ha dichiarato al Sir mons. Shlemon Warduni, vescovo caldeo ausiliare di Baghdad, commentando gli scontri tra uomini della Coalizione e seguaci dell’imam sciita, Moqtada Sadr, che da giorni si registrano nella capitale e in altre città irachene. “Spero che al più presto venga ristabilita la sicurezza e la pace – ha affermato il vescovo – Quello che sta accadendo in questi giorni penalizza tutto il popolo iracheno, sunniti, sciiti, cristiani. Coloro che soffrono di più in questi momenti sono, ancora una volta, i bambini, le donne, gli anziani”. Secondo mons. Warduni l’ordine può essere ristabilito solo se “truppe della coalizione, sciiti, sunniti con tutta la popolazione lavoreranno insieme. Una parte da sola non può riuscirvi. È ormai giunto il momento di urlare ‘basta con la guerra’. Il popolo sta morendo, i nostri bambini, i nostri anziani stanno soffrendo, hanno paura. Ogni giorno abbiamo notizie di stragi, bombardamenti, morti e uccisioni. È una situazione insostenibile per tutta la popolazione”. Sulle cause degli scontri il vescovo non si sbilancia: “Speravo che tutto ciò non accadesse. È mancata la pazienza. Non si può pretendere di guarire da una malattia in un istante. Non si possono curare le ferite decennali dell’Iraq in poche settimane o mesi. Le truppe della coalizione devono fare di più e presto, accelerando, in particolare, il passaggio dei poteri agli iracheni”. “In questa Settimana Santa – ha concluso – non resta che pregare il Risorto perché cessi il conflitto in atto e l’Iraq ritrovi la via della pace e della concordia”. (Sir)