Urge un’inchiesta internazionale delle Nazioni Unite per indagare chi c’è dietro le continue violenze e gli attacchi alla comunità cristiana in Iraq: a chiederlo è mons. George Casmoussa, arcivescovo siro-cattolico di Mosul, in questi giorni a Monaco di Baviera su invito di Missio, le Pontificie opere missionarie tedesche. Parlando all’agenzia Fides il presule ha affermato che tutti parlano della pace e dicono di volerla, ma chi si fa realmente operatore di pace? Una responsabilità chiave sta nei nostri politici che devono dare prova di avere a cuore il bene e la sicurezza della popolazione irachena. Se i politici hanno rapporti all’insegna della pace, della maturità, della correttezza, tutto il Paese sarà in pace. Noi cristiani ha aggiunto – chiediamo un luogo dove poter vivere pacificamente, coltivando la nostra fede e contribuendo allo sviluppo e al progresso della nazione. Abbiamo bisogno che il governo ci garantisca protezione contro chi vuole eliminarci. Dopo numerose violenze e attacchi subiti, ho chiesto l’intervento delle Nazioni Unite non per un nuovo contingente militare, ma per avviare una inchiesta che accerti chi c’è dietro questa violenza anticristiana. Analogo appello mons. Casmoussa l’aveva lanciato subito dopo la strage del 2 maggio ai danni di un convoglio di bus che portavano studenti cristiani all’università di Mosul.Sir