Toscana
IRAQ, INCERTEZZA SUL NUOVO GOVERNO MENTRE CONTINUANO LE VIOLENZE
Mentre restano caratterizzate dall’incertezza le trattative per l’individuazione di un possibile presidente ad interim dell’Iraq le ipotesi avanzate dal Consiglio provvisorio di governo di Baghdad sembrano per ora non essere gradite dagli Stati Uniti, mentre l’inviato dell’Onu Lakhdar Brahimi continua a lavorare nel silenzio dal terreno giungono le consuete, drammatiche notizie di un Paese dilaniato dalla guerra, che tra trenta giorni esatti dovrebbe poter contare su un’autorità locale indipendente. La cronaca di ieri riguarda tutto l’Iraq, a partire dalla capitale, dove due persone sono state uccise e tre ferite in un attacco condotto da uomini armati contro un convoglio che apparentemente trasportava cittadini occidentali. E occidentali, secondo le prime informazioni, sembravano essere le vittime, mentre un ufficiale della polizia locale ha detto che le due vittime sarebbero irachene. Un testimone oculare ha detto che cinque o sei persone armate non è chiaro se addetti alla sicurezza o guardie del corpo – sarebbero riuscite a mettersi in salvo a bordo di un’altra auto, fuggita a gran velocità. In serata erano ancora poco chiare anche le notizie relative a un possibile rapimento di tre persone che facevano parte del convoglio: secondo alcune fonti, si tratterebbe di tre civili occidentali finiti nelle mani della guerriglia.
A Mossul, 370 chilometri a nord di Baghdad, una donna irachena e sua figlia erano state uccise nella notte tra sabato e domenica da due proiettili di mortaio caduti sulla loro casa, vicino a un campo militare americano. Nella provincia occidentale di al-Anbar, poche ore prima, erano stati colpiti a morte tre marines, “mentre partecipavano a un’operazione di sicurezza e stabilizzazione” ha spiegato successivamente l’esercito statunitense.