Toscana

IRAQ, GOVERNO REVOCA IMMUNITA’ AI «CONTRACTORS»

Il governo iracheno revoca l’immunità concessa alle compagnie di sicurezza straniere operanti nel paese. La decisione, annunciata oggi dalle autorità, è stata presa durante una riunione del consiglio dei ministri svoltasi ieri, nella quale è stata di fatto abolita la legge promulgata nel 2004 dalla Coalizione per l’autorità provvisoria (Cpa), sotto la guida dell’allora amministratore americano Paul Bremer, secondo cui “le forze multinazionali, missioni estere, personale consulenti di compagnie straniere sono da considerarsi immuni da procedimenti giudiziari iracheni”. Il portavoce del governo Ali Debbagh ha annunciato che la bozza per una nuova normativa sarà esaminata nella prossima riunione del Consiglio dei ministri. Lo status delle compagnie di sicurezza in Iraq, i cosiddetti ‘contractors’ al soldo dei convogli occidentali in Iraq, ha sollevato un ampio dibattito nel paese e all’estero, soprattutto dopo lo scandalo ‘Blackwater’, la compagnia americana di agenti per la sicurezza che hanno ucciso 17 civili iracheni a Baghdad nel settembre scorso. L’episodio ha messo in luce molti altri ‘incidenti’ di questo tipo, commessi da guardie della sicurezza private ai danni di cittadini inermi. Molti iracheni considerano le compagnie private per la sicurezza degli stranieri presenti nel paese come veri e propri eserciti privati, che operano nella totale impunità. Nelle scorse settimane l’esecutivo di Nouri al Maliki aveva a più riprese espresso la volontà di processare gli agenti, scontrandosi con l’amministrazione americana. Anche le Nazioni Unite hanno aperto un dossier sull’argomento, chiedendo a Washington di processare i responsabili delle ‘uccisioni sospette’. Ultimo, nell’ordine di tempo, a richiedere “leggi che proteggano i cittadini iracheni dal massacro” il rappresentante del Grande Ayatollah Sayyid Ali Husaini al-Sistani, la più alta autorità religiosa sciita in Iraq, secondo cui “queste società straniere disprezzano la vita di cittadini innocenti e in alcune occasioni ad avere lo stesso atteggiamento sono state le forze di occupazione commettendo atti altrettanto criminali”. Non si placano intanto le violenze nel paese, dove oggi 9 civili sono morti e 25 feriti in una doppia esplosione a Jisr Dyala, regione a sudest di Baghdad.Misna