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IRAQ, «FUOCO AMICO» SU CONVOGLIO DI CURDI
L’incredibile, tragica vicenda è accaduta 50 chilometri a sud-est di Mossul. Tra le vittime, anche un interprete locale della Bbc. Sono rimaste ferite 48 persone, inclusi il fratello minore e un figlio del leader curdo Massud Barzani. Schegge hanno raggiunto John Simpson, illustre inviato di guerra della Bbc, che comunque ha raccontato l’accaduto in corrispondenze radiofoniche, televisive e scritte. I morti sarebbero 18, tra cui tre militari americani.
Le notizie provenienti da Diberjan si sono intrecciate per ore, e fino a notte inoltrata, con quelle relative al fuoco incrociato , americano e iracheno, che aveva fatto quattro o cinque feriti sulle auto di un convoglio diplomatico russo che stava lasciando Baghdad. Secondo un giornalista russo che viaggiava su uno dei veicoli in compagnia di altre due dozzine di persone, le pallottole estratte dalle ferite di uno dei colpiti sarebbero quelle tipiche delle armi dei marines.
Per Condoleeza Rice – la consigliera di Bush attesa oggi a Mosca in una missione di ricucitura dei rapporti con Washington, dopo le opposte posizioni assunte sulla guerra dalla Russia il fuoco incrociato che ha colpito i diplomatici non sembra né di aiuto né di buon auspicio. Incontrando il presidente americano George W.Bush in Irlanda, sia pur in segreto e in privato, forse anche il primo ministro britannico Tony Blair dovrà discutere del fuoco amico che ha ucciso e ferito numerosi militari e civili britannici.