Toscana

IRAQ, CONTINUA L’INSUREZIONE SCIITA A BAGHDAD, TENSIONI ANCHE A BASSORA E FALLUJA

Dopo le violenze di ieri, la tensione in Iraq tra le truppe della coalizione e gruppi di miliziani sciiti resta altissima anche oggi. Gli episodi più gravi sono avvenuti ancora nella capitale Baghdad e più precisamente nella vecchia “Saddam City”, quartiere periferico ribattezzato ‘Sadr City’. I combattimenti sono iniziati stamani e, secondo alcune fonti, sarebbero ancora in corso. Le forze statunitensi stanno addirittura utilizzando due elicotteri da combattimento ‘Apache’ per cercare di disperdere i fedelissimi miliziani del leader radicale sciita Moqtada Sadr intenti ad ingaggiare battaglia. Secondo il comando dell’esercito americano gli scontri di stamani avrebbero già causato la morte di un marine, mentre non si sa ancora niente delle perdite tra le file sciite.

Nella stessa zona di Baghdad ci sono anche almeno un migliaio di persone, molte di più secondo altre testimonianze, ammassate davanti alla sede del movimento di Moqtada Sadr per partecipare ai funerali dei 28 iracheni morti negli scontri avvenuti ieri a ‘Sadr City’. Le proteste degli sciiti sono iniziate nei giorni scorsi con alcune manifestazioni indette in seguito all’arresto del braccio destro di Moqtada Sadr, Moustafa al-Yacubi, e alla chiusura di un loro giornale, decisa dall’autorità civile americana. Ma la tensione resta alta anche in altre zone del Paese. Poco prima che questa mattina il capo dell’amministrazione civile americana in Iraq Paul Bremer definisse, Moqtada Sadr un «fuorilegge», un migliaio di seguaci del giovane leader religioso sciita aveva occupato la sede del governatore di Bassora (sud dell’Iraq, zona sotto controllo britannico).

Per il momento non si sono verificati scontri e tra le forze internazionali e i dimostranti sarebbero in corso delle trattative. A Falluja, le forze americane hanno annunciato oggi la loro intenzione di lanciare una massiccia operazione nella città dove la settimana scorsa sono stati uccisi e bruciati quattro americani. Secondo la radio di Stato iraniana, le forze americane sarebbero già entrate in azione causando la morte di almeno sei persone. Intanto il comando della coalizione ha fatto sapere che sono state chiuse, “a tempo indeterminato” le autostrade che collegano l’Iraq con la Giordania. Misna