Si è chiuso con un appello all’unità interna e al dialogo con i musulmani così da creare le condizioni per la convivenza pacifica in Iraq, il sinodo della Chiesa caldea che si tenuto ad Ankawa (dal 28 aprile). Secondo quanto riferisce il sito Baghdadhope la dichiarazione finale, firmata dal Segretario del Sinodo, mons. Jacques Isaac, è stata da poco pubblicata dal patriarcato caldeo. Da questa emerge l’auspicio all’unità in seno alla chiesa caldea, oltre che in campo ecumenico e soprattutto il superamento della ricerca degli interessi personali. Speranze sono state espresse per la pace e la stabilità in Iraq e che i rifugiati possano far ritorno alle proprie case. In particolare il sinodo ha espresso la richiesta che nella nuova costituzione del Kurdistan la componente caldea possa essere inclusa indipendentemente dalle altre così come prevede l’articolo 125 della costituzione irachena che garantisce i diritti amministrativi, politici e culturali delle varie nazionalità. I vescovi hanno poi esaminato la situazione dei rifugiati e degli sfollati iracheni cristiani e ringraziato tutte le istituzioni che hanno contribuito ad alleviarne le pene. Il Sinodo ha poi chiesto al governo iracheno di facilitare il ritorno degli sfollati anche attraverso una politica di compensazione che rafforzi la presenza cristiana nel Paese.Sir