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IRAQ: CARITAS, RIENTRANO I RIFUGIATI, CENTINAIA DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ
Rientrano i rifugiati iracheni e i centri Caritas vengono presi d’assalto da centinaia di famiglie in difficoltà. Questa la situazione in Iraq descritta oggi dalla rete internazionale delle Caritas, che continua ad operare nei suo centri di Amman, Damasco, Bagdad, Mosul, Kirkuk, Karakosh e Alkosh. Nelle prossime settimane tutti i centri si concentreranno sulle cure sanitarie primarie, in quanto gli ospedali del paese sono impossibilitati a garantire i propri servizi. Tutti i centri hanno operato durante il periodo della guerra ad eccezione di uno a Baghdad (dove sono presenti 8 centri Caritas), rimasto chiuso per ragioni di sicurezza. Durante la guerra sono stati soccorsi molti feriti.
Nel Nord dell’Iraq, i 4 centri Caritas presenti a Mosul, Kirkuk, Karakosh e Alkosh hanno garantito a più di 800 famiglie (4.500 persone) ospitate nei locali delle chiese e presso altre famiglie, cibo, alimenti per i bambini denutriti, coperte, materassi e altri beni di prima necessità. Ad Alqosh, l’80% delle 2000 famiglie di sfollati presenti in questa zona sono ritornati ai loro luoghi di origine (la maggior parte proveniva da Baghdad). Continua intanto la distribuzione di cibo, kerosene e altri beni di prima necessità alle famiglie. I team sanitari mobili vanno nei villaggi dove vivono gli sfollati per garantire le cure necessarie. Le malattie più diffuse sono: infezioni del torace e diarrea.