Toscana

IRAQ, BOMBARDAMENTI SU FALLUJA, OSTAGGIO BRITANNICO INVOCA RITIRO TRUPPE

Pesanti bombardamenti ieri sulla città di Falluja, 60 chilometri a ovest di Baghdad, dove sarebbero nascosti, secondo gli Stati Uniti, il giordano Abu Musab al Zarqawi (sulla cui testa Washington ha da tempo messo una taglia di 25 milioni di dollari) e i terroristi che farebbero parte del suo gruppo. Il capo del governo iracheno provvisorio, Iyad Allawi, ha minacciato anche oggi un’azione militare su larga scala contro la città se i cittadini di Falluja non consegneranno spontaneamente Zarqawi e i suoi uomini. Giungono intanto sempre dalla città ‘ribelle’ sunnnita voci dell’uccisione di almeno sei civili a causa degli attacchi aerei della notte scorsa.

Altre notizie di vittime sono arrivate ieri da Bouhrouz, a nord di Baghdad, dove tre iracheni, tra cui un bambino, sono rimasti uccisi in scontri con i soldati statunitensi, e da Mossul, dove nei pressi della moschea un iracheno è morto e altre nove persone, fra cui sette soldati statunitensi, sono rimasti feriti nell’esplosione di una mina.

Intanto sempre ieri un video con Margaret Hassan, l’operatrice umanitaria di ‘Care International’ rapita martedì scorso, è stato trasmesso dall’emittente in lingua araba ‘Al Jazeera’. Nel filmato l’operatrice umanitaria, 59 anni, chiede al governo britannico il ritiro delle truppe dall’Iraq e implora letteralmente aiuto, paventando il pericolo che le spetti in sorte la stessa atroce fine toccata a un altro ostaggio britannico, Kenneth Bigley, decapitato all’inizio di ottobre dai suoi sequestratori. Il marito della Hassan è intanto intervenuto sulla vicenda del sequestro della moglie, chiedendo al governo britannico di non gestire pubblicamente la vicenda del rapimento della moglie: “Il primo ministro Tony Blair continua a dichiarare che il suo governo cerca di ottenere la liberazione di Margaret. Non so perché il governo continui a gestire questa storia in maniera così pubblica. È meglio che chi l’ha rapita non pensi che lei è britannica” ha tra l’altro detto l’uomo, Tahsin Al Hassan, in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Independent’. (Fonte: Misna)