Toscana

IRAQ: AL VIA SUMMIT LEADER CRISTIANI E MUSULMANI A COPENAGHEN

(ASCA-AFP) – Copenaghen – Dignitari religiosi cristiani e musulmani d’Iraq hanno dato avvio oggi a Copenaghen a un vertice a porte chiuse che durerà 3 giorni per tentare di tentare di smorzare la violenza settaria che ha sconvolto la comunità cristiana del paese. Il summit di crisi, organizzato dalla Danimarca e dalla Ong britannica “The Foundation for Relief and Reconciliation in the Middle East” (Frrme), si tiene all’hotel Radisson Blu Royal, nel centro della capitale danese, sotto stretta sorveglianza della polizia. Sono otto capi religiosi “tra i più influenti in Iraq” che parteciperanno al “summit di crisi”, secondo il vicario della Chiesa anglicana St George a Baghdad, il canonico Andrew White, anche presidente della Ong britannica (The Foundation for Relief and Reconciliation in the Middle East), coorganizzatore del summit insieme al ministero danese degli Esteri. Il reverendo White prevede negoziati “difficili e delicati” tra sunniti, sciiti e cristiani, ma “questi uomini, che nutrono animosità profonda gli uni verso gli altri, sono comunque pronti a incontrarsi e, se riusciranno a collaborare, riusciranno a riportare la pace”. Il vertice è chiuso alla stampa per favorire la “serenità e il tono confidenziale delle discussioni”; ci sarà un’unica conferenza stampa conclusiva venerdì. Il ministro danese degli Esteri, Lene Espersen, ha detto che è necessario “promuovere il dialogo tra gruppi religiosi in Iraq” alla luce degli attacchi contro le minoranze cristiane nel paese, tra cui quello del 31 ottobre rivendicato dalla branca irachena di Al-Qaeda, che ha causato 46 morti nella cattedrale di Baghdad. Simili attacchi “che condanniamo con forza, devono essere impediti” attraverso il dialogo, e “i leader religiosi hanno responsabilità morale di assicurare che la loro religione non venga sfruttata per incitare alla violenza”, secondo Espersen.