Toscana

IRAN, SOCCORRITORI AL LAVORO NELLE ZONE COLPITE DAL TERREMOTO

Ancora incerto, ma comunque in crescita, il bilancio delle vittime della scossa di terremoto che ieri ha colpito il nord dell’Iran interessando un’ottantina di villaggi. Secondo la radio di Stato, il sisma avrebbe causato 26 morti e 200 feriti, mentre la Mezzaluna rossa iraniana parla di 45 vittime e 360 feriti. L’agenzia di stampa italiana ‘Ansa’ sottolinea che la situazione più grave si è verificata quando una frana si è abbattuta su una sessantina di automobili sulla strada che da Teheran, scavalcando la catena dell’Alborz, porta a Chalus, sul Mar Caspio. Qui sono stati finora recuperati 18 corpi senza vita e 39 feriti, ma le carcasse di molti veicoli, insieme ai loro occupanti, si troverebbero ancora sepolte sotto l’ammasso di detriti. A complicare ancora di più le operazioni di soccorso contribuisce la fitta nebbia che grava sulla zona, che impedisce agli elicotteri di atterrare. Decine di villaggi sono stati gravemente danneggiati nelle province di Mazandaran e Qazvin. Il sisma ha avuto il suo epicentro nei pressi del villaggio di Baladeh, non lontano da Chalus, e ha fatto registrare un’intensità di 6,2 gradi della scala Richter. L’Iran giace su una linea sismica che provoca frequenti scosse telluriche. Lo scorso 26 dicembre un catastrofico terremoto ha provocato decine di migliaia di vittime (oltre 26.000, secondo gli ultimi bilanci) nella zona di Bam, nel sud-est del Paese, distruggendo la cittadella di arg-e-Bam, gioiello dell’architettura dichiarato patrimonio mondiale dall’Umanità dall’Unesco nel 2003.(Misna)