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Iran, per Ahmadinejad un trionfo inaspettato
Il neopresidente iraniano appena eletto ha espresso per la verità, nonostante i timori, posizioni relativamente moderate che su due questioni cruciali non ha lasciato dubbi. La prima è quella del petrolio per il quale Ahmadinejad ha dichiarato che l’Iran non si farà condizionare da nessuno. L’Iran ha infatti su questo piano un’assoluta posizione di forza come seconda riserva di oro nero mondiale dopo l’Arabia Saudita. In un momento in cui il prezzo del petrolio sta crescendo, l’Iran può trovare alleati non solo nel Venezuela dell’antiamericano Chavez e nella Russia di Putin che già collabora al nucleare persiano, ma anche nelle nuovi grande potenze emergenti come la Cina e l’India che sono sempre più grandi consumatrici e poverissime produttrici di energia. In questo quadro il presunto isolamento di Teheran di cui si parla a Washington in questi giorni è e sarà sempre più un auspicio anziché una realtà.
La seconda questione grave su cui Ahmadinejad ha già promesso che l’Iran non tornerà indietro è quella della produzione dell’energia nucleare considerata soprattutto come un fattore di prestigio e potenzialmente trasformabile in arma nucleare con il processo di arricchimento dell’uranio che sembra già iniziato. L’eventualità di un armamento nucleare iraniano è di fatto una sfida in rotta di collisione con Israele che non ha mai tollerato che nascesse un’altra potenza atomica in Medio Oriente come Tel Aviv dimostrò a suo tempo bombardando il reatt ore nucleare di cui si era dotato Saddam Hussein. Ma per trattare su questo piano con l’Iran oggi non basta più il premio di consolazione dell’ammissione all’Organizzazione mondiale del commercio promesso dagli Stai Uniti o la proposta di collaborazione in altri programmi produttivi avanzata dall’Europa in cambio della rinuncia all’opzione nucleare. Ora c’è bisogno di una diplomazia e di un dialogo che prendano in considerazione quella sorta di orgoglio nazionale che è il responsabile numero uno della vittoria del nuovo presidente iraniano.