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IRAN, LEADER OPPOSIZIONE MOUSSAVI SI DICE PRONTO A MORIRE PER IL PROPRIO POPOLO

In Iran, il leader dell’opposizione, Hossein Moussavi, ha nuovamente esortato i propri sostenitori a continuare nelle proteste contro il governo. L’ex premier afferma in un comunicato di non aver paura di morire per difendere i diritti del proprio popolo e lancia un nuovo appello al governo di Ahmadinejad, affinché metta fine alla repressione e consenta una rapida uscita “dalla crisi”. Una delle condizioni imprescindibili, secondo Moussavi, è la riforma della legge elettorale “affinché sia trasparente e credibile”. Il governo – ha scritto l’ex primo ministro – deve inoltre assumersi “le proprie responsabilità per i problemi che ha creato nel Paese”. Il governo di Teheran – prosegue Moussavi – deve anche “liberare i prigionieri politici e riconoscere il diritto del popolo a manifestare”. Le proteste antigovernative in Iran sono scoppiate dopo le controverse elezioni presidenziali dello scorso 12 giugno che hanno portato alla rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Per l’opposizione il voto è stato viziato da brogli, ma il governo ha sempre respinto tale accusa. Domenica scorsa, otto persone – tra cui il nipote di Moussavi – sono state uccise in seguito a proteste di piazza. Adesso si temono nuovi scontri. Secondo fonti dell’opposizione, “centinaia di soldati e mezzi corazzati si stanno muovendo verso la capitale”. (fonte: Radio Vaticana)