Toscana

IRAN, ARRESTATI GIORNALISTI «ON-LINE»

Almeno sei giornalisti che scrivono su Internet e nei blog (sorta di diari ‘on-line’ aperti a contributi di vario genere) sono stati arrestati nei giorni scorsi in Iran: tra loro c’è Hanif Mazrui, figlio dell’ex-deputato riformista Rajab Ali Mazrui, presidente dell’Unione giornalisti iraniani. L’Associazione della stampa iraniana ha condannato gli arresti, sostenendo che “è illegale ignorare i diritti di un detenuto ad avere il suo avvocato”. Secondo l’agenzia studentesca Isna, il portavoce della magistratura iraniana, Jamal Karimi-Rad, ha affermato martedì scorso che “saranno presto processate le persone incriminate di recente in riferimento a siti Internet illegali” aggiungendo che le accuse contro di loro sono di “propaganda contro il regime, iniziative contro la sicurezza nazionale, disturbo della quiete pubblica” e persino “insulto alle cose sacre”.

Sono circa 5 milioni e mezzo gli iraniani che hanno accesso a Internet e utilizzano sempre più spesso la rete per cercare notizie e commenti non reperibili su giornali e riviste. Contro l’‘invadenza’ di Internet il governo iraniano ha comunque già reagito oscurando in passato circa 10.000 siti. Per quanto riguarda la carta stampata, solo nell’ultimo anno, 35 giornali sono stati costretti alla chiusura.Misna