Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Io, nuovo cittadino di Castiglioni senza l’Ici».

E’ stata una grande serata di solidarietà e spettacolo al palazzetto dello sport «Fabrizio Meoni» in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Castiglion fiorentino all’attore e regista Leonardo Pieraccioni. Il nuovo cittadino castiglionese ha da tempo legato il proprio nome all’associazione solidarietà in mani, presieduta da don Giuliano Faralli. «Ma con questa nuova cittadinanza non dovrò mica pagare l’Ici?», ha chiesto ironicamente Pieraccioni al primo cittadino Paolo Brandi, dopo aver ricevuto il riconoscimento. Tanti i castiglionesi e non accorsi per l’evento, il cui incasso sarà interamente devoluto alle attività dell’associazione nata sulle orme di padre Arturo Buresti. Proprio l’associazione impegnata in giro per il mondo ha inaugurato a febbraio una nuova scuola a Kondembaya, in Sierra Leone, realizzata grazie al contributo di Pieraccioni. La scuola primaria di Kondembaya sarà utilizzata da oltre 500 ragazzi e andrà così a sostituire il vecchio edificio, molto più piccolo e visibilmente crivellato dai colpi della guerra civile che ha martorizzato il paese per undici lunghi anni. «La formazione e l’educazione scolastica sono uno dei pilastri della nostra azione in Africa – ha spiegato don Giuliano Faralli – questi giovani devono avere la possibilità di ricevere un’educazione, imparare a leggere e scrivere e avere un futuro dignitoso. La situazione in Sierra Leone non è semplice: la scuola di Kondembaya è una scuola cattolica, gestita dalla missione dei padri Saveriani, ma la loro azione da sola non basta. Gli insegnanti non vengono pagati dallo Stato e la maggior parte di loro lavora a titolo volontario». Un intervento importante in uno dei paesi più poveri del mondo (per molto tempo ha occupato l’ultimo posto nelle classifiche stilate dall’Onu), che ha vissuto una guerra sanguinosa e devastante. Fra i temi più pressanti c’è quello dell’autosufficienza alimentare e della necessità di sviluppare l’agricoltura. È quasi un paradosso, in una realtà che si presenta rigogliosa e potenzialmente in grado di rispondere alle necessità degli abitanti, ma che è del tutto priva di infrastrutture adeguate. Basti dire che sono praticamente assenti le reti di distribuzione dell’acqua e dell’energia elettrica. Qualcosa, per fortuna, si sta ora muovendo: un’azienda italiana ha completato recentemente, dopo trent’anni, la grande diga di Bumbuna, che sarà in grado di fornire elettricità alle maggiori città del paese. La serata al palazzetto di Castiglion fiorentino è stata un’occasione per ricordare a tutti la realtà della Sierra Leone, ma anche i tanti altri progetti che Solidarietà in buone mani porta avanti in giro per il mondo. Come, ad esempio, in Perù dove si trova un altro centro scolastico dedicato a padre Buresti e dove è stata inaugurata recentemente una nuova aula. Ed è un legame particolare quello che lega Leonardo Pieraccioni e la provincia di Arezzo. Ben due dei suoi film di successo sono stati girati nell’Aretino: «Una moglie bellissima», ad Anghiari e «Il ciclone» a Stia. «Anche a Stia mi regalarono le chiavi della città ma purtroppo le ho perse», ha rivelato tra le risate il comico. Chissà che a Pieraccioni non venga in mente di girare uno dei suoi prossimi film proprio in Valdichiana e magari a Castiglion fiorentino, certamente sarebbe accolto ancora una volta in modo trionfale.