Vita Chiesa
Invocazione per la pace: il programma dell’incontro di domenica in Vaticano
I due presidenti – ha informato oggi la Sala Stampa vaticana – arrivano in Vaticano a distanza di 15-20 minuti l’uno dall’altro (18.15 e 18.30 circa). Il Santo Padre li riceverà all’ingresso di Santa Marta e s’intratterrà per un breve colloquio, prima con l’uno e poi con l’altro. L’incontro tra i due presidenti avrà luogo nella Hall di Santa Marta, alle 18.45 circa, e si unirà a loro il Patriarca ecumenico Bartolomeo (giunto a Roma in precedenza).
Usciti da Santa Marta, insieme si recheranno in auto al luogo della celebrazione, il cui inizio è previsto alle 19 con un’apertura musicale e un lettore che, in inglese, spiegherà struttura e modalità dei primi tre momenti della celebrazione. Quindi, seguendo «l’ordine ‘cronologico’ delle tre religioni: ebraismo, cristianesimo, islam» – precisa la sala stampa – avranno luogo i tre momenti in cui si alterneranno preghiere (creazione, richiesta di perdono, invocazione alla pace) e brevi momenti musicali. Al termine di ogni momento, una meditazione musicale che sarà – rispettivamente – ebraica, cristiana e musulmana.
Nell’ultimo momento, invece, il Santo Padre interverrà con la sua invocazione della pace, quindi inviterà i due presidenti a rivolgere anch’essi la loro invocazione. Costoro risponderanno – prima Shimon Peres, poi Mahmoud Abbas – e, al termine, vi sarà un gesto di pace, con la partecipazione del Patriarca ecumenico. Infine il Papa accompagnerà il Patriarca e i due presidenti a piantare un ulivo (molto vicino alle loro sedi). Alla fine della celebrazione i quattro rimarranno uno accanto all’altro e le delegazioni passeranno a salutarli; poi si sposteranno alla Casina Pio IV, per un incontro privato. Al termine i due presidenti lasceranno il Vaticano, mentre il Papa e il Patriarca rientreranno a Santa Marta.
«Credo che la preghiera possa cambiare il nostro mondo». È quanto dichiara il vescovo Munib A. Younan, presidente della Federazione luterana mondiale (Flm), che l’8 giugno, domenica di Pentecoste, in Vaticano si unirà in preghiera per la pace in Medio Oriente insieme a Papa Francesco e al Patriarca Bartolomeo. Younan, che è anche vescovo della Chiesa luterana in Giordania e Terra Santa, è l’unico non cattolico-romano invitato a far parte della delegazione di Gerusalemme. «Chiedo – fa sapere tramite l’agenzia Nev – a tutti i luterani nel mondo di supportarci nelle loro preghiere durante il culto di domenica, affinché Dio cambi la mente delle persone verso la pace». Tra gli altri saranno presenti i rabbini capo e il mufti di Gerusalemme. «La pace basata sulla giustizia non arriverà senza i leader religiosi. Abbiamo un ruolo da insegnare alle persone: amare il vicino, affinché gli israeliani vedano l’immagine di Dio in me, un palestinese, e io veda l’immagine di Dio in un israeliano», conclude Younan.