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Invisibile agli occhi, grave nella sostanza: l’impatto ambientale del web
Quando parliamo di inquinamento, perdita di biodiversità e cambiamenti climatici, il nostro sguardo corre verso le industrie più grandi, nel traffico cittadino, negli allevamenti intensivi, e nonostante questo sia giusto, non dobbiamo sottovalutare anche gli impatti meno visibili.
E tra questi, non possiamo sottovalutare l’impatto ambientale del mondo digital.
Il web infatti si nutre di elettricità, elemento essenziale nel funziomento della nostra società che da solo rappresenta il 25% delle emissioni totali di carbonio.
Dai data center che fanno funzionare il world wide web, ai dispositivi che utilizziamo per accedervi, a tutto l’hardware fisico prodotto nelle fabbriche e trasportato in tutto il mondo.
Per capire bene l’impatto ambientale del mondo digital dobbiamo capire il funzionamento dello stesso.
Tutto parte dai data center, lo scheletro e il cervello di tutto l’apparato che non sono altro che computer tecnologici che facilitano i nostri servizi di informazione quotidiani ospitando, interpretando e inviando dati agli utenti.
Computer che per funzionare devono essere collegati alla rete.
Ogni email che inviamo, ogni serie televisiva che guardiamo, ogni like sui social che mettiamo, funzionano grazie al lavoro svolto nei data center.
I data center utilizzano diversi dispositivi informatici per fornire questi servizi, tutti alimentati dall’elettricità.
I server forniscono calcoli e logica in risposta alle richieste di informazioni, mentre le unità di archiviazione ospitano i file e i dati necessari per soddisfare tali richieste.
I dispositivi di rete collegano il data center a Internet, consentendo flussi di dati in entrata e in uscita.
È molto facile trovare statistiche sulla quantità di energia utilizzata dai data center, che è purtroppo molto.
Man mano che la domanda dei consumatori di contenuti digitali cresce, e questo sta succedendo in ogni parte del globo, i data center devono aumentare la protezione e l’efficienza dei dati, mentre nello stesso momento devono soddisfare il numero crescente di richieste e la complessità delle applicazioni, in particolare con l’aumento dell’intelligenza artificiale.
E’ quindi logico vedere come i data center stiano spuntando praticamente ovunque in tutto il mondo.
Maggiore è la quantità di contenuti digitali che utilizziamo, maggiore è l’energia necessaria agli utenti per connettersi, utilizzare il Wi-Fi e agli host per archiviare e trasmettere dati.
Il web funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per soddisfare la crescente domanda in continua crescita e i server necessitano di potenti sistemi di raffreddamento che consumano enormi quantità di energia.
Cosa fare in un contesto del genere? Come limitare l’uso di energia da parte del web?
Se risulta praticamente utopico chiedere agli utenti di utilizzare meno utenti, la risposta deve venire dai provider di servizi.
Ecco quindi nascere delle scelte chiare come quelle di Keep the Planet, associazione ecologista impegnata nella conservazione di specie selvatiche, che ha deciso da pochi mesi di affidarsi ai servizi di un hosting green.
Ma cosa significa hosting green?
I green hosting o eco-host sono dei servizi di web hosting che minimizzano l’impatto ambientale dei siti web ospitati utilizzando fonti di energie rinnovabili.
I data center che ospitano i siti sono alimentati dall’eolico, dal solare, dal geotermico e altre fonti di energia rinnovabile.
Questa è certamente una soluzione per ridurre la crescente domanda di energia da parte del web.
In altre soluzioni, gli internet service provider, possono includere attività di compensazione delle emissioni carbonio attraverso delle strategie di business alternative come piantare alberi direttamente oppure delegando questo compito a società esterne.
Tra i diversi provider, Keep the Planet ha deciso di appoggiarsi a Bhoost, azienda che utilizza il 100% della sua energia da fonti rinnovabili.
Se sei il proprietario di un sito internet, valuta attentamente di appoggiarti ad un’azienda che possa far diventare verde il tuo progetto online.