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Investire in azioni: quali previsioni per il titolo ENI?

Per gli esperti di Tradingonline.com il titolo ENI è tra le migliori azioni da monitorare oggi, in quanto l’azienda potrebbe avvantaggiarsi nel breve e medio termine dalla ripresa economica prevista per il secondo semestre i quest’anno. Soltanto nel mese di febbraio il prezzo in Borsa è aumentato più del 20%, una spinta considerevole dopo un leggero calo a gennaio con una perdita di valore di quasi il 3%, un possibile segnale di come i tempi siano maturi per la crescita dell’economia globale.

I risultati finanziarie di ENI nel 2020

Per quanto riguarda il 2020 ENI ha scontato la congiuntura macroeconomica negativa, considerando una riduzione del 9% della domanda mondiale di greggio e il crollo del prezzo del petrolio. Sia il gas in Italia sia il Brent hanno fatto segnare una diminuzione del 35%, mentre il margine per le raffinerie è sceso del 60%, causando seri danni al cash flow dell’azienda e penalizzando i risultati annuali.

L’anno scorso ENI ha chiuso con ricavi a 43,99 miliardi in calo del 37% rispetto al 2019, tuttavia il risultato peggiore è stato sul fronte dell’utile operativo adjusted, passato da 8,6 miliardi di euro del 2019 ad appena 1,9 miliardi del 2020. Stesse performance per il deterioramento degli utili, infatti se nel 2019 ENI aveva registrato un margine di 2,88 miliardi, l’anno passato il risultato netto adjusted è stato di -742 milioni di euro.

In leggero calo anche la produzione, affermatasi a 1,73 milioni di boe al giorno con una riduzione del 7%. Buone notizie invece per la diminuzione dell’indebitamento nel 2020, nonostante la situazione legata alla pandemia e alla recessione economica, con il Cane a sei zampe che ha visto scendere il debito netto a 16,59 miliardi di euro, frutto anche dei minori investimenti realizzati con una contrazione di oltre il 36%.

L’impresa italiana vanta ancora una riserva di 20,4 miliardi di euro di liquidità, un aspetto importante da considerare per determinare la solidità finanziaria del gruppo e le prospettive future, in quanto ben al si sopra dell’indebitamento netto. Inoltre, l’azienda ha chiuso il 2020 con risultati in miglioramento nell’ultimo trimestre, un andamento che fa ben sperare sul possibile recupero di ENI nel 201.

La strategia di ENI per il 2021/24 e gli obiettivi 2050

Il nuovo piano strategico di ENI è stato accolto positivamente dagli investitori, infatti gli analisti di Mediobanca prevedono un target price a 10 euro e confermano la posizione buy. In particolare, sono stati apprezzati aspetti come la volontà di aumentare la diversificazione del business e investire sulle energie rinnovabili con maggiore enfasi, attraverso lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la ricerca.

Gli obiettivi di ENI nel lungo periodo sono davvero ambiziosi, tenendo conto che nel piano fino al 2050 l’azienda prevede la completa decarbonizzazione, con asset 100% verdi e una produzione basata esclusivamente sulle fonti di energia pulita. A questo progetto ENI destinerà il 50% dei fondi stanziati per gli investimenti, con un valore stimato in circa 4,5 miliardi di euro l’anno, una trasformazione che inevitabilmente sarà vincolata al prezzo del greggio nel breve e medio termine.

Le potenzialità ci sono, come dimostrano alcuni risultati del 2020, con oltre 150 mila clienti retail in più rispetto al 2019 in crescita dell’1,9%, con un aumento di 133 MW dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. ENI punta a rafforzare il settore green sia in Europa che al di fuori dell’Eurozona, come indica il progetto negli Stati Uniti con la collaborazione dell’azienda Falck Renewables per l’espansione sul mercato delle rinnovabili in USA.