Lettere in redazione
Invece che la «ruota» informazione alle donne
Posso capire le perplessità del nostro lettore a leggere che in un ospedale fiorentino (ancora da individuare, ma probabilmente sarà il nuovo «San Giovanni di Dio») si voglia reintrodurre una sorta di «ruota degli innocenti», seppure nella sua forma più moderna di «culla termica». Certo, la prima cosa da fare è quella di informare bene le donne della possibilità prevista dalla legge di partorire nelle strutture pubbliche, in completo anonimato e con la certezza che il nascituro potrà essere rapidamente affidato all’amore di una coppia di genitori. Ma il protocollo tra Provincia di Firenze e Soroptimist prevede anche questo. In particolare, verrà attivato presso la Misericordia di Firenze un servizio telefonico gratuito e che garantisce l’anonimato che farà da filtro tra la donna in difficoltà ed i vari servizi socio-sanitari, a cui sarà indirizzata nel caso in cui voglia farsi aiutare. Ma se le cronache ci dicono, che nonostante la legge e nonostante tutti gli sforzi del volontariato (penso ai tanti Centri di aiuto alla vita) ci sono comunque mamme che in un momento di disperazione abbandonano il figlio appena nato in un cassonetto, allora perché non tentare anche la via di una moderna «ruota» dove depositare il bambino? Basterà anche una sola vita umana salvata a giustificarne la presenza.