Italia
Internet: Istat, il 62,8% delle famiglie ha accesso da casa
Sono questi alcuni dei dati che l’Istat diffonde oggi con il report «Cittadini e nuove tecnologie – Anno 2013». Valori molto più bassi per le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, nelle quali appena il 14,8% possiede il personal computer e soltanto il 12,7% una connessione per navigare.Forti differenze (19 punti percentuali) anche per le famiglie con capofamiglia operaio e quelle con dirigente, imprenditore o libero professionista risulta. Le famiglie del Centro-nord che dispongono di un personal computer sono il 65,4% e rappresentano il 63,3% quelle che dispongono di un accesso ad Internet da casa a fronte del 57,2% e del 55% registrati nel Sud-isole. Il Mezzogiorno registra un forte ritardo nel possesso del cellulare con connessione ad Internet (il 36,1% contro il 47,6% del Centro-nord). Nel 2013, oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (il 54,3%) utilizza il personal computer e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (il 54,8%) naviga su Internet.
La ricerca di informazioni sanitarie è una delle attività che crescono maggiormente, infatti nel 2013 si passa al 49,6%, dal 45,1% del 2011), e sono più le donne a ricercarle (54,8% rispetto al 45% degli uomini); il web si usa poi per leggere i giornali, per informazioni, riviste (63% contro il 50,5% del 2012), per leggere o scaricare libri online o e-book (17,3%), per sottoscrivere abbonamenti (3,9%). Ma non è solo questo che gli italiani cercano sul, infatti un terzo degli utenti di Internet ha contattato la PA per pagare le tasse (26,8%), iscriversi alle scuole superiori o all’università (20,7%) accedere alle biblioteche pubbliche (18%). Buona anche la soddisfazione per quanto trovato: il 67,2% si dichiara soddisfatto per la facilità di reperimento delle informazioni e una quota ancora maggiore, il 71,7%, per la loro utilità. Si compra anche su Internet, infatti cresce l’e-commerce: nel 2013, il 31,5% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che denotano una crescita maggiore sono i servizi finanziari e/o assicurativi (+7,6 punti percentuali) e l’ordine o l’acquisto di libri, giornali, riviste, e-book (+5,3 punti percentuali). Ai primi posti degli acquisti si confermano le spese per vacanze e viaggi nonché l’acquisto di abiti e articoli sportivi.