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Internet: dal Consiglio d’Europa una guida dei diritti umani per gli utenti
Il Consiglio d'Europa lancia oggi una guida dei diritti umani per gli utenti di internet, per aiutarli a comprendere meglio i loro diritti on-line e a sapere che cosa fare quando questi diritti vengono violati.
Diritti, spiega un comunicato, «enunciati nelle condizioni e norme di utilizzo dei servizi proposti dai fornitori di internet» e in generale consistenti «in un lungo elenco di condizioni giuridiche e contrattuali, lette molto raramente e ancora più raramente comprese». La guida si concentra sui diritti umani sui quali il web esercita il maggiore impatto: diritto di accesso e di non discriminazione, libertà di espressione e informazione, libertà di riunione, associazione e partecipazione, protezione della vita privata e dei dati personali, diritto all’istruzione e alle conoscenze generali, protezione dei bambini e dei giovani, diritto a un ricorso effettivo in caso di violazione dei diritti umani on-line.
Adottata dal Comitato dei ministri, la guida si fonda sui diritti e libertà sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e sull’interpretazione di tali diritti da parte della Corte di Strasburgo, nonché su altri strumenti e testi giuridici del CdE. Governi, imprese private e attori della società «hanno l’obbligo di rispettare i diritti della persona umana on-line e off-line», avverte il segretario generale Thorbjørn Jagland. «Li assisteremo nei loro sforzi per applicare le norme di questa guida e garantire che gli utenti di internet abbiano accesso a ricorsi effettivi quando ritengono che siano stati limitati o calpestati i loro diritti». La guida è il frutto di una vasta consultazione multipartenariale avviata presso governi, imprese private, tra cui in particolare fornitori di servizi on-line e di telecomunicazioni, esponenti della società civile e del mondo tecnico e universitario.