«ColoriAmo la Carità» è stato il titolo di questa seconda edizione del Festival organizzato dalla Caritas diocesana insieme a molte associazioni di volontariato, con la collaborazione della Diocesi di Livorno, della Fondazione Livorno, della Parrocchia di S. Jacopo in Acquaviva e dell’Accademia Navale, e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno. Un’edizione dedicata alle famiglie e ai bambini, in cui non sono mancati, nonostante il tempo non sempre favorevole, numerosi momenti d’intrattenimento per i più piccoli. Novità di quest’anno il concorso rivolto alle Scuole e ai giovani livornesi per disegni e spot video sul tema della solidarietà e della carità, che ha visto un’ampia partecipazione da parte degli studenti. All’interno della chiesa di S. Jacopo, a metà pomeriggio di sabato, suor Raffaella Spiezio, Presidente della Caritas diocesana, apre ufficialmente la manifestazione. «Il Festival della Carità è un momento importante di ritrovo e di aggregazione tra le associazioni che operano nel volontariato e con le quali collaboriamo, e rappresenta un’opportunità per mostrare a tutti questo aspetto di Livorno così importante ma poco conosciuto, per continuare insieme un percorso vòlto alla ricerca, all’aiuto e all’incontro degli altri. Un ringraziamento a tutti questi volontari per il proprio impegno e la partecipazione, ai collaboratori e alle autorità che hanno aderito a questa iniziativa.»Presente all’apertura Mons. Simone Giusti«I colori della carità sono molti – spiega il Vescovo di Livorno – il rosso, come l’energia di un bambino che corre, che gioca, che si diverte; l’azzurro, come il cielo, che rappresenta la serenità portata dall’avere l’affetto di una persona cara; il verde, come la speranza per un povero o per un profugo di essere accolto e di iniziare una vita migliore, o quella di un disoccupato di trovare lavoro. Sono colori pastello, sono i colori di Michelangelo, sono tinte luminose. E per diventare “luce” bisogna essere anzitutto consapevoli di noi stessi e del ruolo che abbiamo nella società. Tutte queste forme d’intervento, rappresentate dalle associazioni qui presenti, operano per allontanare i colori scuri della disperazione, e dipingere i volti di colori luminosi, per ridare, a chi non ce l’ha più, la speranza di risorgere, di riprendere il proprio ruolo nella nostra realtà. Dobbiamo infatti essere luci per tutte le persone che incontriamo. Solo così potremo costruire una città luminosa!»A seguire interventi di Carla Roncaglia, assessore comunale allo Sviluppo della Persona, Monica Mannucci, assessore provinciale alle politiche comunitarie e al Volontariato, e dell’Avv. Luciano Barsotti, presidente della Fondazione Livorno. Prima della Celebrazione Eucaristica, la Banda dell’Accademia Navale, diretta dal Maresciallo Giovanni Cosenza, ha intrattenuto i presenti eseguendo l’Inno di Mameli e altri pezzi classici. La sera molti volontari hanno partecipato alla veglia di Pentecoste. Il giorno successivo è trascorso tra vari momenti di intrattenimento, musica e la premiazione dei concorsi.