Italia
Insegnanti di religione: finalmente le assunzioni
Non va dimenticato infatti che l’Insegnante di religione cattolica rimane persona di scuola e di chiesa; impegnato nell’educazione delle nuove generazioni ai grandi valori religiosi dell’umanità ma, nello stesso tempo, impegnato a dare una testimonianza di vita nella comunità dei credenti. Per questo pur avendo i titoli e superato il concorso, per insegnare occorre possedere il «mandato» o «certificato di idoneità» rilasciato proprio dal Vescovo. Cosa cambierà con l’assunzione in ruolo? «Dal punto di vista dell’insegnamento prosegue don Ercolini tutto rimane come prima. La Riforma della scuola ha già predisposto i nuovi programmi per le scuole primarie e le secondarie di primo grado. Gli insegnanti di religione cattolica non dovranno fare altro che incarnarli nella realtà territoriale e scolastica in cui operano. Invece dal punto di vista contrattuale ogni docente di ruolo avrà diritto alla cattedra completa di 18 ore (22 per le scuole primarie e 24 per l’infanzia) e ad un contratto a tempo indeterminato. Viene così riconosciuto dallo Stato italiano non solo di fatto, ma anche formalmente, una professionalità fino ad oggi legata al precariato».
Come si è arrivati così in fretta e senza troppi attriti a questo risultato? Il delegato Cet non ha dubbi: «Grazie al clima di collaborazione che si è instaurato tra la Cet e il dirigente scolastico regionale, in particolare grazie all’opera preziosa e puntuale del dottor Claudio Bacaloni, siamo riusciti ad espletare tutti i passaggi rapidamente e senza intoppi». La Toscana è una delle sette regioni che è riuscita a completare il concorso entro il 31 agosto 2004 e ciò oltre ad essere motivo di soddisfazione, permette di espletare rapidamente a tutte le procedure previste dalla legge, dalla individuazione degli aventi diritto, all’assegnazione delle sedi scolastiche fino alla firma del contratto. Insomma un bel traguardo? «La collaborazione con le Istituzioni conclude don Ercolini e l’opera capillare di formazione fatta dai diversi responsabili diocesani hanno contribuito notevolmente a questo risultato. Adesso non rimane che attendere i decreti che riguardano la seconda e la terza tranche, e poi, non prima del 2007, il prossimo concorso».