«Realizzare le opere prioritarie, senza ripensamenti, tentennamenti, incertezze». Lo ha detto Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, intervenendo questa mattina all’assemblea annuale di Confindustria a Prato, alla presenza di Emma Marcegaglia e del ministro Altero Matteoli. E’ stato il neopresidente degli industriali pratesi, Riccardo Marini, a porre al centro dell’incontro il tema delle infrastrutture e il presidente della Regione non si è sottratto al confronto. «E’ vero – ha detto ancora – in Toscana c’è un gap che ci portiamo dietro da tempo. Condivido quindi l’esigenza di potenziare la rete infrastrutturale, anche se questo non è l’unico elemento decisivo per risolvere la questione della competitività delle nostre imprese. Non mi spiegherei altrimenti i positivi risultati che alcune imprese riescono ad ottenere anche in questo periodo di congiuntura non certo favorevole». Martini ha poi ricordato l’impegno delle istituzioni su questo fronte. «La Regione non ha mai investito così tanto in questo settore come nel corso di questi ultimi 10 anni». Complessivamente, tra il 2000 e il 2010, saranno stati spesi oltre 11 miliardi di euro per colmare questo gap. A cui si aggiungono le risorse destinate al potenziamento del trasporto regionale ferroviario: ulteriori 180 milioni, di cui 70 per l’acquisto di nuovi treni e 110 per il potenziamento dei servizi. Su questo punto Martini è stato netto: «la decisione delle Ferrovie di sopprimere fermate nei collegamenti nazionali è negativa e sbagliata. Negativa perché penalizza realtà territoriali importanti; sbagliata perché disincentiva l’uso del trasporto pubblico meno inquinante. La Toscana aprirà un confronto serio con le ferrovie per correggere queste decisioni».Rivolgendosi al ministro Matteoli, il presidente della Toscana ha richiamato l’esigenza di una collaborazione positiva fra tutte le istituzioni per realizzare le priorità già decise e sottoscritte fin dal 2003: alta velocità e nodo di Firenze, completamento della Tirrenica e del raddoppio della Due Mari, terza corsia dell’A11 e potenziamento della linea ferroviaria Firenze-Prato-Lucca. «Oggi ha precisato Martini – ci sono tutte le condizioni per realizzarle. Abbiamo sempre lavorato per gli obiettivi contenuti nell’accordo quadro sottoscritto con il governo e ora dobbiamo portarli a compimento. E un’esigenza non solo dei cittadini e delle imprese della Toscana, ma di tutto il Paese».Infine, il capitolo aeroporti. La scelta della Regione è questa: «Vogliamo costruire un vero sistema aeroportuale regionale», ha precisato Martini. «Lo vogliamo perché questo risponde ad un interesse generale di tutta la regione ed anche delle due città. Un sistema che per me significa: connessione fisica, sintonia programmatica e vicinanza societaria tra i due aeroporti di Firenze e Pisa». (cs-Remo Fattorini)