Italia
Inflazione: Istat, a giugno +1,3% su base annua. Coldiretti: colpa di verdura (+4,8%) e frutta (+7,9%)
È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo i dati definitivi dei «Prezzi al consumo» di giugno. «L’inflazione – spiega una nota – a giugno continua a crescere nelle componenti legate maggiormente agli acquisti quotidiani delle famiglie. Infatti l’accelerazione della crescita dei prezzi al consumo è di nuovo trainata dai prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (in particolare carburanti insieme con frutta fresca e vegetali freschi), che registrano un aumento su base annua più che doppio di quello generale. Un contributo inflazionistico deriva anche dai prezzi dei trasporti, che da inizio anno mostrano tensioni crescenti».
Stando ai numeri diffusi, l’accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +5,3% di maggio a +9,4%) ed è sostenuta anche da quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +2,4% a +3,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,7% a +2,9%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuto principalmente ai rialzi dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+2,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%), i cui effetti sono solo in parte mitigati dai cali congiunturali di quelli dei Beni alimentari non lavorati (-0,9%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (-1,4%).
L’inflazione accelera sia per i beni (da +1% registrato nel mese precedente a +1,5%) sia, in misura lieve, per i servizi (da +0,9% a +1%); il differenziale inflazionistico tra servizi e beni rimane negativo ma di ampiezza più marcata rispetto a maggio (da -0,1 punti percentuali a -0,5 punti percentuali).
L’inflazione acquisita per il 2018 è +1% per l’indice generale e +0,7% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un calo dello 0,2% su base mensile e un aumento del 2,2% su base annua (da +1,7% registrato a maggio) mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono dello 0,2% in termini congiunturali e del 2,7% in termini tendenziali (da +2% del mese precedente).
A spingere il carrello della spesa sono gli aumenti dei prodotti alimentari rispetto allo scorso anno, dalla verdura (+4,8%) alla frutta (+7,9%) anche per effetto del clima impazzito che ha provocato oltre mezzo miliardo di danni nelle campagne con gelo, nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate che si sono succeduti colpendo a macchia di leopardo la Penisola dall’inizio dell’anno. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento dei prezzi a giugno. Secondo l’associazione, «il maltempo ha provocato il crollo della produzione con conseguenti effetti sugli acquisti e il rischio di speculazioni nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola». «L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che – sottolinea Coldiretti – si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo». «Il 2018 – conclude l’associazione – si classifica nei primi sei mesi al terzo posto degli anni più bollenti in Italia dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni con una temperatura superiore di 1,4 gradi rispetto alla media storica mentre l’estate è iniziata con la caduta del 124% di pioggia in più a giugno dopo che la primavera ha fatto segnare una anomalia del +21% rispetto alla media storica», secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.