Toscana
Industria, la ripresa solo nel 2003
In controtendenza rispetto al quadro generale alcuni settori: è il caso della metalmeccanica-elettronica, con il +3,5% della produzione e fabbricazione di metallo; il + 2,2% dell’industria meccanica e il +1,3% dell’elettronica e mezzi di trasporto. Bene anche la chimica e gomma (+2,4) e la tenuta del settore alimentare (+ 2,9% dopo +9,6 del 2000 e il +8,5 del 2001).
Segnali contrastanti per gli ordinativi. Diminuiti quelli del mercato nazionale: -1,2% nel primo trimestre di quest’anno e -0,6 nel secondo (la peggiore prestazione del periodo dal 1997), mettendo in risalto il critico andamento della domanda interna, evidenziato anche dalla compressione dei consumi. In ripresa, invece, gli ordinativi provenienti dall’estero che hanno portato il fatturato dell’export oltre il 30% (31,9% per la precisione), un dato positivo dovuto alla carente domanda interna che ad una reale ripresa del commercio mondiale.
Sostanziale tenuta dell’occupazione (+0,2% rispetto al primo trimestre), che resta notevolmente inferiore rispetto a quanto rilevato nel corso del secondo trimestre del 2000 e 2001.
Le indicazioni di preconsuntivo per il terzo trimestre vedono il 23% degli imprenditori «ottimisti» mentre il 33% è decisamente «pessimista».
In conclusione l’indagine dell’Unioncamere ha riconfermato molte delle ombre già rilevate che mettono in luce la persistenza dei fattori di debolezza di un ciclo congiunturale che per l’industria regionale resta problematico.
Le molte incertezze che ancora gravano sullo scenario internazionale, conclude l’Unioncamere toscana, con le ripercussioni che determinano sulla domanda, sia estera sia nazionale, portano ormai a posticipare definitivamente al 2003 l’avvio della ripresa dell’industria regionale. Le ultime due indagini dell’anno in corso potranno offrire ulteriori e più precisi elementi di valutazione sui tempi di uscita dall’attuale fase recessiva.