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INDULTO, PER L’OSSERVATORE ROMANO I DETENUTI SONO STATI PRESI IN GIRO DAI POLITICI

«Indulto e indultino – per non parlare dell’amnistia – sono diventati un gioco di parole svuotate di significato e di concretezza, e suonano come un’amara presa in giro per migliaia di detenuti che negli istituti di pena hanno vissuto una vana attesa». Lo scrive in una nota l’Osservatore Romano commentando «il brutto epilogo, peraltro annunciato da ripetuti segnali» venuto dal Parlamento che mercoledì «al termine di una giornata parlamentare convulsa e scandita da bagarre nell’aula di Montecitorio» ha rinviato la questione della concessione di un gesto di clemenza ai detenuti.«Dopo lunghe settimane di dibattiti, di proposte e di polemiche, – scrive il quotidiano della S. Sede – sembra tramontata la speranza di un qualsivoglia intervento per alleviare la pesante situazione delle carceri. I dissidi tra le forze politiche e le battaglie tra i gruppi parlamentari hanno di fatto vanificato gli appelli, anche i più alti e autorevoli, a trovare un accordo per compiere un gesto di buona volontà».«Non sono peraltro chiare, e forse nemmeno limpide, – prosegue l’Osservatore Romano – le motivazioni ‘politiche’ dell’ennesimo rinvio, che per i più equivale all’archiviazione, di una decisione sulla sorte di persone che soffrono e che ora hanno ulteriori motivi di frustrazione e di delusione».Una tenue speranza, continua la Nota, rimane per la seduta del 4 febbraio quando la Camera sarà chiamata a votare una sospensione condizionata della pena «per la quale non occorrerebbe neppure la maggioranza dei due terzi».