Toscana

INDIA, ORISSA: CORTE SUPREMA ORDINA PROTEZIONE DEI CRISTIANI

La Corte suprema indiana ha ordinato oggi alle autorità dello stato orientale dell’Orissa, teatro tra agosto e settembre di violenze contro i cristiani, di garantire la sicurezza di tutte le minoranze e in particolare delle migliaia di cristiani costretti ad abbandonare le proprie abitazioni e a vivere in improvvisati campi per sfollati. Accogliendo un ricorso presentato dall’arcivescovo di Cuttack-Bhuaneswar, monsignor Raphael Cheenath, la Corte suprema ha più volte ribadito che non permetterà la persecuzione di nessuna minoranza in qualsiasi parte del parte del paese visto che l’India è e resta uno stato secolare. La Corte ha poi ordinato allo Stato dell’Orissa di non ritirare la protezione armata ai campi in cui si trovano gli sfollati della comunità cristiana, come annunciato dall’amministrazione dello Stato indiano nei giorni scorsi. Dichiarazioni, quelle del massimo tribunale indiano, che in molti hanno letto come un sostegno alle molte voci critiche nei confronti del governo dello Stato dell’Orissa, dominato da una coalizione di partiti di estrema destra e di nazionalisti indù, accusata da molti di essere coinvolta nelle violenze e di essere troppo vicina ai gruppi responsabili degli attacchi. Le violenze dei mesi scorsi – seguite all’omicidio del capo religioso indù Laxmanananda Saraswati, ucciso il 23 agosto in un attacco rivendicato dai ribelli maoisti ma che i radicali indù hanno continuato a imputare ai cristiani – provocarono almeno 38 vittime; ma fonti religiose locali affermano che i morti sarebbero stati 62.Misna