Toscana

INDIA, FESTA GRANDE PER INAUGURAZIONE FABBRICA CAMICIE A COCHIN DA UNICOOP E CHIESA TOSCANA. MESSAGGIO DI PLOTTI

La speranza per le giovani donne del villaggio di Madaplathuruth, dove la vita è al limite della sopravvivenza, ha i variopinti colori di migliaia di bandierine di plastica che ornano le palme ed addobbano a festa il bosco. Oggi è davvero una giornata storica per questa comunità dell’India meridionale perché si inaugura la fabbrica di camicie, voluta e sostenuta dalle suore di Santa Elisabetta, da Unicoop Firenze e dalla Chiesa toscana, che consentierà ad 80 ragazze di poter raccogliere la dote necessaria per sposarsi.

Un migliaio di persone ha partecipato alla cerimonia, allietata dalle musiche tradizionali e da un piccolo spettacolo pirotecnico e alla quale è intervenuto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Parole di ringraziamento sono state rivolte dalle autorità del villaggio agli artefici dell’operazione: Claudio Vanni di Unicoop Firenze e la superiora generale delle suore, Madre Daniela Capaccioli. Un messaggio di augurio e di plauso per il progetto è stato inviato dal presidente del vescovi toscani mons. Alessandro Plotti. Un caloroso saluto alla delegazione toscana è stato rivolto dal vicario generale della diocesi di Kottapuram, mons. Sebastian Kunnathur, che ha sottolineato «l’aiuto materno offerto dalle suore francescane che hanno saputo incarnare straordinariamente in questa terra gli insegnamenti del messaggio cristiano».

Martini ha evidenziato la grande rilevanza del progetto «perché proprio – ha detto – dal lavoro delle donne passa la crescita culturale di ogni paese. La democrazia di una società – ha aggiunto – è sempre aumentata quando si è affermato il lavoro femminile. Spero che questa fabbrica sia la prima di numerose testimonianze di solidarietà che certamente la Regione Toscana proseguirà in questi progetti di cooperazione». Citando il Papa, Martini ha concluso osservando che «solo vincendo la povertà si può costruire la pace». La genesi del progetto è stata ricordata da Claudio Vanni, della Coop, che ha sottolineato la disponibilità subito manifestata dall’allora presidente dell’Episcopato toscano, il cardinale di FirenzeSilvano Piovanelli, ed ha ricordato che la solidarietà fa parte, da sempre, del dna della Coop. Madre Capaccioli ha ringraziato, commossa, le maestranze locali che hanno permesso la costruzione della fabbrica «che sta dimostrando come fraternità e impegno comune possano davvero sostenere chi ha bisogno di aiuto».

«Gioia e soddisfazione per questo evento» è stata espressa in un messaggio inviato a nome della Conferenza episcopale toscana da mons. Alessandro Plotti. «È una notizia bella ed edificante – ha detto l’Arcivescovo nel suo messaggio – perché la realizzazione è il frutto di una collaborazione tra persone ed istituzioni che onora chi l’ha mossa e costruita. Il compiacimento va, prima di tutto, alle suore che hanno messo a disposizione il terreno dimostrando che la loro presenza in India ha un alto valore religioso e umano, occupandosi in maniera così feconda della gioventù locale. Ma un plauso del tutto particolare lo dobbiamo ai dirigenti ed al personale di Unicoop Firenze per aver sponsorizzato l’impresa con un contributo finanziario determinante». «Non potendo con grande rammarico, partecipare alla festa dell’inaugurazione – così prosegue il messaggio di Plotti – desidero far pervenire a tutti gli intervenuti il saluto mio personale e di tutti i vescovi della Toscana col sincero ringraziamento per l’opera così meritoria. La Toscana non si smentisce mai quando si tratta di cooperazione e di solidarietà. Mi auguro che le ragazze che andranno a lavorare in questa fabbrica trovino sempre amicizia, comprensione e condivisione per poter guardare al loro futuro con speranza e gioia». Riccardo Galli (ANSA)

MARTINI IN INDIA PER INAUGURARE FABBRICA CAMICIE COSTRUITA DA COOP E CENTRI MISSIONARI TOSCANA