Sono ancora sconosciute le circostanze che hanno portato all’uccisione del sacerdote carmelitano Thomas Pandippallyil il cui cadavere è stato rinvenuto ieri nella zona Yellareddy (distretto di Nzamabad) nello stato indiano meridionale dell’Andra Pradesh. Lo riferisce il sito della Conferenza episcopale indiana in una nota nella quale si precisa che il corpo di padre Pandippallyil, 37 anni, è stato ritrovato ieri dai fedeli della sua parrocchia che dopo aver atteso l’inizio della messa domenicale sono usciti a cercarlo. Secondo la stessa fonte il cadavere del sacerdote è stato ritrovato, sfigurato, in un’area deserta del villaggio di Balampilly con addosso evidenti segni di tortura. Secondo la nota, il sacerdote potrebbe essere stato ucciso sabato notte. La mattina di questo stesso giorno padre Pandippallyil aveva officiato una messa nel villaggio di Mass Burgida e in un centro abitato circostante, dopo essersi fermato in un convento di strada. Fonti locali fanno sapere che l’autopsia sul cadavere, dalla quale potranno emergere maggiori particolari sulle cause della morte, è già stata eseguita e che i funerali avranno luogo mercoledì prossimo. Attivamente coinvolto nel campo dell’educazione, padre Pandippallyil si era unito alla missione carmelitana di Chanda nel 1987 ed era stato ordinato sacerdote nel 2002.Misna
