Toscana
Indagine Changes Unipol su crisi energetica: i fiorentini prevedono di ridurre del 20% l’utilizzo di auto e moto nei prossimi mesi
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La ricerca rileva come 9 fiorentini su 10 hanno già messo in atto, o comunque prevedono di farlo, comportamenti personali virtuosi, mirati al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente.
In realtà però, analizzando i singoli comportamenti, anche piccole accortezze che richiedono uno sforzo minimo sono ancora lontane dalla piena diffusione: non lasciar correre acqua calda inutilmente è il comportamento più diffuso, adottato dal 60% dei fiorentini, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (54%), dal sostituire le vecchie lampadine con quelle a led (43%) dallo scegliere elettrodomestici a basso consumo (42%).
Quando si parla invece di comfort climatico i fiorentini sono meno inclini al compromesso: meno di 1 su 2 (il 45%) è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno, mentre solo il 31% a rinunciare o a ridurre l’uso del condizionatore d’estate.
Il caro benzina potrebbe influire significativamente sulle abitudini dei fiorentini: almeno nelle intenzioni, hanno infatti dichiarato di prevedere un utilizzo più moderato di auto e moto nel prossimo futuro. Se le intenzioni venissero confermate, si prefigurerebbe un calo del 20% dell’utilizzo di questi mezzi (dall’87% al 67%). Si tratta del decremento maggiore tra le principali città italiane.
A oggi, ben il 72% dei fiorentini utilizza la propria auto per gli spostamenti quotidiani, mentre appena il 23% si muove a piedi (per spostamenti di almeno un chilometro). Il 30%, utilizza invece i mezzi pubblici e il 29% la propria bicicletta.
Previsto invece un incremento di 12 punti percentuali di coloro che si sposteranno a piedi (35%). Scende invece la percentuale di coloro che hanno intenzione di utilizzare i mezzi pubblici (27%) come anche il numero di coloro che utilizzeranno la propria bicicletta per gli spostamenti, al 24%.
Una possibile soluzione per calmierare le spese dovute ai costi del carburante e, al contempo, dare una mano all’ambiente, è quella del cambio dell’auto. Tuttavia, solo 2 fiorentini su 10 prevedono di cambiarla entro i prossimi due anni, il 47% è indeciso ed il 33% non intende farlo.
Nel caso, la scelta ricadrebbe su un’auto ibrida plug-in: scelta indicata dal 37% dei fiorentini. Segue l’auto full-electric al 16%, quindi il diesel al 9%, preferito alla motorizzazione benzina che si ferma all’8%. Tra le motorizzazioni elettrificate, stenta invece l’ibrido, al 7%.
La crisi energetica che il conflitto tra Russia e Ucraina è per i fiorentini fonte di preoccupazione sia per quanto riguarda l’economia domestica, sia in tema di politica energetica del Paese.
Parlando di spese quotidiane, il 46% dei fiorentini teme di avere difficoltà nel pagare le bollette di acqua, luce, gas e telefono. Preoccupa molto anche l’incapacità di sostenere una spesa imprevista (45%), seguita dal timore delle spese dentistiche e dal pagare le spese della casa (mutuo, affitto, condominio…), entrambi al 35%.
A livello più generale, invece, il 62% degli intervistati ha indicato la continua dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero come una delle maggiori preoccupazioni, seguita al 43% dal ricorso all’energia nucleare e dall’apertura di nuove centrali a carbone (e/o l’aumento di produzione di quelle esistenti), sempre 43%. Il rischio di non dare priorità alla transizione energetica e all’approvvigionamento da fonti rinnovabili è stato, invece, indicata come maggiore fonte di preoccupazione solo dal 13% del campione.
La possibilità di ricorrere all’energia da centrali nucleari a Firenze raccoglie soltanto il 10% di consensi. Il favore sale al 38% nel caso si utilizzassero tecnologie e modalità di gestione dell’energia nucleare più sicure di quelle attuali. Si tratta del fronte dei “sì” più basso tra le principali città italiane (media nazionale 45%). Quasi 1 fiorentino su 2, il 48%, si dichiara invece contrario, o per la convinzione che ci siano più rischi che vantaggi (35%) oppure per una questione legata alla non convenienza di costi (13%).
L’indagine è stata realizzata presso un campione rappresentativo della popolazione nazionale di età 16-74 anni (oltre 44 milioni di individui) e dei residenti nelle principali Aree Metropolitane (oltre 13 milioni di individui), secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare. Sono state realizzate 1.720 interviste, condotte mediante metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing: metodologia di raccolta dati che si basa sulla compilazione di un questionario via web).