Non ho mai confessato Fidel Castro e credo che non si confessi più da quando frequentò per dieci anni la scuola dei Gesuiti dove praticava quotidianamente il sacramento della confessione». Così ha risposto Frei Betto, teologo domenicano e scrittore, consigliere del presidente brasiliano Lula per i progetti «Fame zero» e «Sete zero» che è stato ospite a Levane. «Vedrò ha spiegato il leader maximo a breve. Fisicamente è provato, ma la testa funziona ancora molto bene». Organizzato dalle Acli in occasione dei trenta anni dalla uccisione del vescovo Romero, si è tenuto nell’auditorium della scuola media «Francesco Mochi» un importante dibattito sul tema «Globalizziamo i valori, la giustizia e la solidarietà». Ospite proprio Frei Betto.Secondo l’esperto, in un mondo dove, secondo i dati dell’Onu, 4,5 miliardi di persone vivono con meno di due dollari al giorno avviene la globalizzazione della povertà. Fenomeno che adesso riguarda anche l’Europa soprattutto attraverso l’inarrestabile migrazione dal Sud del mondo. Eppure, secondo la Fao, il mondo potrebbe sfamare 12 miliardi di persone. Il crinale apocalittico della postmodernità è diviso fra mercato, multinazionali, inquinamento, consumo e la globalizzazione della solidarietà è legata alla rivoluzione culturale portata da Gesù.Un altro mondo è possibile rispetto a quello del pensiero neoliberista. Appoggiamo dal basso i movimenti che operano in tal senso come le cooperative, il commercio equo e solidale, la tutela dei migranti. La teologia della liberazione continua a lavorare nelle comunità di base, ignorata da una televisione che è sempre più intrattenimento e meno cultura.In America Latina dopo le dittature militari, dopo i presidenti messianici e il disastro economico, è ora il momento dei movimenti di solidarietà per la democrazia, come sognava Romero. Presto America Latina e Caraibi saranno uniti come l’Europa.E che può fare il vecchio continente per l’America Latina? Niente soldi, né paternalismo, secondo Frei Betto. Invece, serve fare pressione sui propri governi per un mondo più giusto. Ha concluso i lavori Soana Tortora della direzione nazionale Acli, settore legalità e sostenibilità, ricordando come la Bolivia abbia introdotto l’economia solidale nella propria Costituzione. Uno sviluppo differente passa attraverso un commercio giusto, equo e solidale.L.T.