Si concluderà oggi alle 17.30 nella sala del camino del museo civico di Sansepolcro la rassegna «Racconti di arte contemporanea», progetto nato dall’idea di Daniele Piccini e Ilaria Margutti di soddisfare il dialogo tra opera e pubblico e aprire il museo ai linguaggi dell’arte contemporanea. Il quinto e ultimo incontro, dal titolo «Percorsi e ricordi di un pittore», vedrà come protagonista l’artista Giancarlo Montuschi presentato dal critico d’arte Massimo Duranti. Montuschi rappresenta il suo mondo, collocato oltre il visibile, con una presenza senza volto che si aggira in costruiti paesaggi che popola di brani di natura messi lì alla rinfusa, aggrappati, affioranti dal nulla. L’artista è nato nel 1952 a Faenza, ha studiato all’Accademia di belle arti di Bologna e in seguito Ravenna, interrompendo poi gli studi nel 1976 per salire in cattedra proprio a Sansepolcro, al Liceo artistico. Fine conoscitore di vari media (disegno, pittura, ceramica, grafica, elaborazione digitale), Montuschi inizia, in realtà, a lavorare nel 1972 come grafico in una casa editrice faentina e parallelamente espone con continuità in alcune gallerie in piena era pop, ma è in questi ultimi anni che riceve considerevoli consensi dalla critica e dai collezionisti, da importanti gallerie italiane e dalle istituzioni, infine nelle principali fiere d’arte internazionali.Margherita Tizzi