Italia

INCIDENTI LAVORO: NON SI FERMANO MORTI BIANCHE, 11 IN UN MESE

Più di dieci morti in un mese: la catena delle “morti bianche” non si ferma in Italia, e anche oggi il mondo del lavoro ha pagato il suo tributo con due incidenti mortali, uno in un’acciaieria del reggiano dove ha perso la vita un muratore nordafricano e l’altro in un capannone nel milanese, dove è morto cadendo da un’altezza di dieci metri un lavoratore di 25 anni. Tre morti al giorno: è questo, secondo le stime dell’Inail, il ritmo degli incidenti sul lavoro. Nel 2005, le “morti bianche” sono state 1.200, per non parlare dei giovani che hanno ricevuto danni permanenti (oltre 200 quelli al di sotto dei 19 anni).

Una “strage” che proprio in questi giorni sta sollecitando le reazioni del mondo istituzionale e politico: dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a quello della Camera Fausto Bertinotti, che è intervenuto più volte chiedendo “un intervento straordinario” per il contrasto degli incidenti sul lavoro, che ha definito “una piaga insopportabile”. E anche l’Osservatore Romano ha rinnovato sia ieri che oggi la sua denuncia di quello che ha definito “un tragico bilancio”; il giornale vaticano ha tra l’altro sottolineato con preoccupazione come, nei primi tre mesi del 2006, gli incidenti siano aumentati del 3-4% rispetto allo stesso periodo del 2005. (ANSA)

Incidenti sul lavoro, quattro morti al giorno