Toscana

INCIDENTI LAVORO: IERI AD AGLIANA MORTO ALBANESE AL SUO PRIMO GIORNO DI LAVORO

Dipenderanno dagli esiti dell’autopsia in programma per lunedì all’istituto di medicina legale di Firenze e dalle verifiche sui macchinari i provvedimenti che la procura della Repubblica potrebbe assumere nei confronti dei titolari della Sfilacciatura Rinnova, l’azienda artigiana di Agliana nella cui sede ieri poco dopo le 20 ha perso la vita il diciottenne albanese Artan Plaka. Il giovane, che da un paio d’anni viveva a Quarrata presso alcuni parenti, è rimasto incastrato e schiacciato dal macchinario al quale stava operando da poche ore, in quanto ieri era al primo giorno di lavoro presso l’azienda. Nel corso della notte il procuratore capo Renzo Dell’Anno ed il sostituto Ornella Galeotti hanno disposto il sequestro del capannone sede del’azienda in modo da effettuare le perizie sul funzionamento del macchinario. Gli inquirenti stanno approfondendo la verifica di ogni elemento, compresa la posizione lavorativa del giovane la cui morte ha destato profonda impressione nella comunità albanese assai nutrita nella Piana pistoiese all’interno della quale si pensa a tassarsi per coprire i costi del rimpatrio della salma. Tante reazioni alla morte del giovane albanese deceduto nel suo primo giorno di lavoro. “E’ uno stillicio – osserva il segretario regionale della Cgil Toscana Luciano Silvestri – ma il sindacato, da solo, non può farcela. I risultati degli interventi ispettivi dell’Inps ci dicono che in Toscana il 66% per cento delle imprese controllate sono irregolari e ci piacerebbe sapere, anzi chiediamo pubblicamente di essere messi a conoscenza di quanti sono gli invalidi permanenti che ogni anno, ogni mese, settimana e giorno il lavoro produce, quante sono le esistenze compromesse con costi umani e sociali immensi”. Rivedere l’organizzazione del lavoro, combattere l’ irregolarità e il lavoro nero, assicurare un sostegno anche economico alle famiglie delle vittime sono le priorità indicate dal segretario generale della Cisl toscana, Maurizio Petriccioli. Priorità che la Cisl ribadirà anche il prossimo 20 giugno al tavolo di concertazione con la Regione convocato proprio sui temi della sicurezza. “Speriamo -dice Petriccioli- che in quella sede dalla Regione arrivi una proposta forte, che parta dalla piattaforma presentata da Cgil, Cisl e Uil regionali in cui si chiede di mettere al centro dell’attenzione un’organizzazione del lavoro che continua a produrre lutti, a cominciare dai ritmi di lavoro, dagli orari, dal lavoro in solitudine”. “Nonostante in Toscana – osserva Daniela Belliti, consigliere regionale Ds – abbiamo intensificato al massimo l’attività di prevenzione e vigilanza, con oltre 50.000 controlli all’anno, gli incidenti continuano a verificarsi con una frequenza impressionante. La Regione aprirà nei prossimi giorni un tavolo sulla sicurezza ed il Consiglio regionale sta per approvare una legge sui contratti pubblici d’appalto che pone la sicurezza e la regolarità dei contratti di lavoro tra i cardini fondamentali per la valutazione delle offerte nelle gare”. La Cgil pistoiese ricorda che, da tempo, il sindacato “chiede interventi più incisivi ed efficaci volti a garantire i requisiti di sicurezza e l’investimento di maggiori risorse per le attività di prevenzione e controllo, per l’informazione e la formazione”. Il sindacato chiede alle aziende, alle istituzioni, alle associazioni di categoria, alle forze politiche, “non solo doverosi atti concreti, ma di assumere come priorità assoluta, anche in termini di risorse investite, l’impegno ad interrompere questa lunga e dolorosa catena di morte”. “La morte del giovane operaio albanese – afferma Massimo Vivoli, Presidente Confesercenti Toscana – segna un triste primato per la nostra regione. Questa morte va ad aggiungersi purtroppo al già lungo elenco delle morti bianche avvenute dall’inizio dell’anno e la notizia desta preoccupazione sia per l’età della vittima, 18 anni, sia per i livelli di sicurezza del lavoro”. (ANSA).