Italia
Incidenti, il pericolo è la strada
di Francesca Franciolini
La sicurezza stradale è un argomento estremamente attuale, spesso dibattuto ma non ancora risolto, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e le tante norme in materia. Di sicurezza stradale si occupa anche la Fondazione ANIA (associazione che rappresenta le imprese di assicurazione presenti in Italia nata nel 2004), che dallo scorso anno ha dato il via al progetto «Black Point», coinvolgendo direttamente i cittadini italiani nella segnalazione di punti stradali pericolosi. Lo scopo è riuscire a risolvere i problemi legati alla pericolosità delle infrastrutture stradali, anche attraverso la collaborazione con Regioni, Province e Comuni.
Al primo posto fra le tipologie dei punti indicati si trova «buca e/o fondo stradale sconnesso» con 79 segnalazioni, al primo posto anche a livello nazionale (1.502 segnalazioni), seguito al secondo posto da «punto che ha causato molti incidenti» con 59 segnalazioni e da «incrocio pericoloso» con 40 segnalazioni. All’ultimo posto viene la «scarsa visibilità della segnaletica» con 4 segnalazioni.
Nonostante la partecipazione attiva dei cittadini, delle 238 segnalazioni pervenute all’ANIA dalla Toscana, nessuna di queste è stata risolta dalle autorità locali. La Fondazione ANIA, una volta accertata la validità delle segnalazioni, provvede a comunicare i dati alle varie Amministrazioni locali, che dovrebbero occuparsi della risoluzione del problema.
Dei 238 «Black Point» al primo posto nelle segnalazioni viene Firenze (68 punti segnalati) seguita da Pisa (38), Siena (23), Arezzo (22), Lucca (19), Pistoia (18), Prato (15), Grosseto (14), Livorno (13), per chiudere con Massa Carrara (8 punti segnalati). Per quanto riguarda Firenze, delle 68 segnalazioni pervenute, 44 riguardano strade urbane, 24 quelle extraurbane e nessuna le autostrade.
La Fondazione ANIA ha stilato una classifica con le tre strade urbane di Firenze e Provincia nelle quali si riscontrano i maggiori problemi, secondo il parere dei cittadini. La tipologia di «Black Point» è la stessa per tutte e tre le strade, cioè la presenza di buche e di fondo stradale sconnesso. Al primo posto si colloca via di Rosano nel Comune di Bagno a Ripoli, nella corsia in direzione Rosano, dove si rileva la presenza di asfalto disgregato. Al secondo posto c’è via Isaac Newton nel Comune di Scandicci, dove lungo tutta la via sono presenti pericolose buche accompagnate dal fondo stradale sconnesso. Stessa situazione per la terza classificata, viale F.lli Kennedy a Borgo San Lorenzo, nel quale vengono segnalati anche numerosi sinistri.
La Fondazione ANIA, oltre ai dati relativi alle segnalazioni sui «Black Point», ne ha presentati altri sul numero dei morti e dei feriti sulle strade nel corso del 2006.
Sono dati preoccupanti, che rivelano la necessità di un intervento deciso da parte dello Stato e delle varie autorità locali.
Scorrendo i numeri riportati nelle statistiche si scopre che in Italia si sono avuti, nel 2006, 5.669 morti a causa di incidenti stradali e 332.955 feriti per lo stesso motivo. I più colpiti sono i giovani tra i 18 e i 34 anni.
In Toscana, nello stesso anno, il numero dei morti è stato di 353, equivalente al 6,2% del totale nazionale, mentre i feriti sono stati 27.648. La Toscana risulta così la 4° regione italiana con il maggior numero di incidenti mortali. Altri dati interessanti riguardano la provincia di Firenze, che detiene il record nazionale per lo spostamento sui mezzi a due ruote (25% della popolazione fiorentina). Numeri importanti, che devono far riflettere, soprattutto se si pensa che da ciò che è emerso dall’iniziativa di ANIA, il problema più grave delle strade fiorentine è la presenza di buche, tanto più pericolose quando si utilizza un mezzo a due ruote. Anche per questo il 48% degli incidenti avvenuti nella provincia di Firenze nel 2007 ha coinvolto motocicli e ciclomotori.
La speranza è quella di una collaborazione stretta tra Regione, Province, Comuni e cittadini da una parte e tutte quelle Fondazioni, come ANIA, che si adoperano seriamente per far sì che la situazione delle nostre strade migliori, al fine di prevenire il rischio di incidenti. Certamente il problema della sicurezza stradale non sarà risolto se prima non cambierà la coscienza delle persone, ma quello che si propone la Fondazione ANIA è un primo passo verso il miglioramento.
Quali sono le principali tipologie di «black point»? La Fondazione ne ha rilevate 10: segnaletica, buca e/o fondo stradale sconnesso, protezione della sede stradale, scarsa visibilità della segnaletica, incrocio pericoloso, guard rail mancante o danneggiato, curva pericolosa, punto che ha causato molti incidenti, illuminazione scarsa o assente, scarso drenaggio/allagamenti. Il progetto mira a censire tali punti critici, soprattutto attraverso l’aiuto della popolazione, che può segnalare liberamente le strade ritenute pericolose attraverso il sito Internet della Fondazione (www.smaniadisicurezza.it), oppure tramite posta elettronica (info@smaniadisicurezza.it), sms o mms (al numero 331.268.75.75), in modo semplice e veloce.
Tutti i «black point» segnalati sono consultabili sul sito Internet http://blackpoint.smaniadisicurezza.it e scaricabili gratuitamente sul proprio navigatore satellitare. Grazie a questa tecnologia, il navigatore satellitare avverte il guidatore quando si trova in prossimità di un punto critico attraverso un segnale acustico, in modo che questo proceda con cautela.