Toscana

INCHIESTA FOTOVOLTAICO, LE PRECISAZIONI DEL VESCOVO DI SAN MINIATO:  GARANTISCO MASSIMA TRASPARENZA E RISPETTO LEGALITA’

L’inchiesta della magistratura sulle concessioni per 32 impianti fotovoltaici nel territorio comunale di San Miniato sta creando grandi polemiche. Inchiesta che si accompagna ad un ricorso al Tar da parte della popolazione dei paesi dove dovrebbero sorgere gli impianti. Ogni impianto doveva essere di poco inferiore a un Megawatt così da evitare la Valutazione di impatto ambientale (Via) in terreni molto vicini fra loro. Di fatto un parco fotovoltaico di grandi dimensioni (circa 35 ettari) da realizzare su appezzamenti di terra. A proposito di uno di questi impianti, da realizzare a Roffia, è stata tirata in ballo anche la Diocesi di San Miniato, essendo il terreno di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Sulla vicenda il vescovo di San Miniato, mons. Fausto Tardelli, ha diffuso una nota, rassicurando la massima vigilanza e trasparenza su quanto compiuto dall’Istituto diocesano. Ecco il testo integrale della nota.

In relazione alle polemiche di questi giorni circa il “fotovoltaico a Roffia” che stanno riempiendo le pagine dei giornali e i vari mezzi di comunicazione, vorrei precisare alcune cose, visto che “il Vescovo” è stato tirato in ballo alcune volte e, a mio parere, non sempre a proposito.Come l’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero ha più volte precisato, esso agisce in notevole autonomia rispetto al normale modo di procedere della diocesi. Ha un suo patrimonio intangibile derivante da tutti quei beni che una volta erano a beneficio dei parroci nelle relative parrocchie; deve necessariamente cercare di mettere a reddito tale patrimonio e lo fa in modo sostanzialmente autonomo attraverso un proprio consiglio di amministrazione; ha come unico scopo reperire fondi per il sostentamento dei sacerdoti, in modo da liberare sempre più risorse dall’8×1000 per finalità sociali e di carità.Nonostante questo, non ci possiamo certo nascondere dietro un dito: di istituzione ecclesiastica sempre si tratta e il legame con la diocesi di San Miniato è diretto e immediato. Il suo modo di agire deve essere quindi sempre improntato a giustizia, correttezza ed onestà e il Vescovo ha una superiore responsabilità di vigilanza che deve necessariamente mettere in atto. Per questo motivo ho subito chiesto ed ottenuto dai responsabili dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero le più ampie assicurazioni che si è operato nella massima trasparenza e legalità. Sarà mia premura verificare quanto mi è stato detto e va da sé che non tollererò in alcun modo che si associno ad istituzioni ecclesiastiche modi di fare ambigui o “affaristici”. La Chiesa di San Miniato non è ricca e nemmeno le interessa esserlo. Ha un patrimonio consistente ma è fatto di chiese storiche e strutture parrocchiali bisognose di risorse, peraltro mai sufficienti, perché non cadano a pezzi. La Chiesa di San miniato non fa “affari” con nessuno e non li vuole nemmeno fare, disposta tranquillamente a passare da sciocca agli occhi del mondo. Ma noi siamo contenti così. Per questo motivo ci secca moltissimo essere trascinati in qualcosa che è alieno dal nostro modo di essere.Sulla questione del fotovoltaico, debbo anche dire che come Diocesi, già da tempo siamo impegnati sul piano delle energie rinnovabili, ritenendo la salvaguardia del creato un bene comune di primaria importanza, perchè dono di Dio all’umanità intera di oggi e di domani. Ne è prova la realizzazione per la prima volta in Italia di un campanile, nella parrocchia di Selvatelle in comune di Terricciola, completamente rivestito di speciale vetro che accumula energia solare. La scelta del fotovoltaico è sicuramente una buona scelta. Che su questa scelta si innestino illegalità e malaffare è tutt’altra cosa e intendiamo perciò essere estremamente vigilanti e prenderne in ogni modo le dovute distanze. La Diocesi e l’Istituto per il sostentamento del clero sono a disposizione, anche degli organi di informazione, per fare chiarezza su ogni aspetto che li riguardano in merito alla vicenda del fotovoltaico di Roffia. Nelle scelte di ogni amministratore e di chi ha responsabilità a qualsiasi livello, si deve sempre ricercare il bene comune e non gli interessi particolari di qualcuno.San Miniato, 12 luglio 2011 + Fausto TardelliVescovo di San Miniato