Vita Chiesa

In vacanza tutto l’anno? È possibile

A cura delle Contemplative domenicane di PratovecchioNon sempre è facile il rientro dalle vacanze per chi le ha vissute assaporandole fino in fondo. Si vorrebbe che continuassero ancora, che si allungassero quelle giornate di rilassamento in riva al mare, o di camminate in montagna. Invece, purtroppo, arriva il momento di rifare le valigie e ci si ritrova di nuovo a casa, con le occupazioni di sempre. C’è, tuttavia, un modo perché la nostra vita diventi una continua «vacanza», seppure in mezzo al lavoro, allo studio, alla nostra quotidianità. Le vacanze, infatti, sono tali perché aiutano a riposarsi, perché concedono momenti da trascorrere con le persone più care e si ha più tempo per sé e per gli altri. Ma le vacanze sono tali perché, cessando le nostre ordinarie attività, possiamo rivolgere l’attenzione verso altri aspetti della vita da noi trascurati durante l’anno. Abbiamo la possibilità di stupirci di nuovo. I nostri occhi vedono paesaggi diversi, volti nuovi; i nostri piedi camminano su strade forse mai percorse prima, le nostre mani compiono azioni che ci piacciono ma per le quali spesso non troviamo tempo. Come vivere in vacanza per tutto l’anno, allora? Può certamente aiutarci lo stupore per tutto ciò che viviamo, vediamo, tocchiamo. Per tutto ciò che ci accade. Scopriremo che ogni giornata, pur con i suoi ritmi sempre uguali, ha sfumature diverse, uniche e irripetibili. Scopriremo che quel volto che vedo tutti i giorni, ha modi diversi di sorridere. Capiremo che tutto può essere causa di meraviglia, gioia, godimento, lode, preghiera. Tutto può aiutarci a far tacere («vacare» significa «far cessare») quella parte di noi che ci impedisce di vivere in pienezza la vita, godendo dei doni che riceviamo e sforzandoci di vedere ciò che di buono c’è in ogni situazione. Il segreto delle continue vacanze, è forse la capacità di vivere ogni momento assaporandolo fino in fondo. Inoltre, anche se forse non lo sappiamo, abbiamo persino la capacità di renderci bello ciò che è meno piacevole! Allora, alle prossime vacanze arriveremo forse meno stanchi e meno stressati, più allenati alla gioia e più capaci di godere delle cose belle che Dio ci dona. E il rientro sarà meno traumatico del solito, perché lì, dietro la porta della nostra quotidianità, è nascosto il nostro paradiso. Attende solo di essere scoperto.Suor Mirella Caterina