Nell’ambito della fiera di Camucia, la Coldiretti si è fatta promotrice di una raccolta di firma per la difesa dei prodotti tipi toscani. Già superate le 5mila adesioni all’insegna dello slogan «No-strano, Sì-toscano».La Coldiretti, per garantire nuovi sbocchi di mercato ai prodotti toscani, in particolare a quelli ottenuti con tecniche colturali rispettose dell’ambiente, ha deciso di presentare una legge di iniziativa popolare con cui impegna la Regione ad adottare misure ed interventi adeguati per favorire il «made in Tuscany» e la vendita diretta.La proposta di legge dal titolo «Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali» nasce, da un lato, per dare garanzie e sicurezza ai consumatori, e dall’altro, per assicurare un reddito maggiore agli imprenditori agricoli, perché tende ad ampliare al massimo le possibilità di incontro tra produttori e cittadini, rendendo trasparente l’origine dei prodotti agroalimentari e rafforzando i controlli in materia di salubrità, origine ed etichettatura.Il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, è stato il primo firmatario della proposta di legge nella nostra provincia. Da parte sua, il consigliere ecclesiastico della Coldiretti, don Virgilio Annetti, ha rivolto un appello a tutti i sacerdoti della diocesi per ottenere un fattivo sostegno all’iniziativa, in considerazione delle importanti finalità che la proposta di legge intende raggiungere, coniugando gli interessi dell’agricoltura con quelli de consumatore, valorizzando il lavoro degli imprenditori che operano nel settore della ristorazione e dell’ospitalità con le tradizioni e la cultura della nostra regione, a cui i prodotti agricoli sono fortemente legati.Chi desidera sostenere la proposta, può recarsi in qualsiasi ufficio della Coldiretti o presso il proprio Comune di residenza per firmare la proposta di legge.