Arezzo - Cortona - Sansepolcro

In piazza la tenda dei giovanissimi di Azione cattolica.

Anche quest’anno il gruppo giovanissimi di Azione cattolica di Sansepolcro (circa trenta ragazzi e ragazze delle scuole superiori), che si riunisce ogni lunedì sera alle 21 nell’oratorio di San Paolo, propone un’iniziativa che avrà il suo culmine fra il 19 e il 21 dicembre nella gestione di una tenda in zona Porta Fiorentina e nell’incontro con don Tonio Dell’Olio sabato 20 dicembre alle 16 nella sala del Consiglio comunale di Sansepolcro.Il gruppo giovanissimi ha scelto con i propri animatori di concentrare l’attenzione sul tema della libertà, particolarmente sentito nell’età adolescenziale, ma coinvolgente anche per il mondo degli adulti e per una società complessa e contraddittoria come la nostra. A questa scelta che attiene alla sfera personale è stata collegata la dimensione sociale nel 60° della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948-2008). È stato perciò elaborato un progetto che ha coinvolto la scuola e alcune associazioni locali impegnate sul versante della difesa e promozione di valori universali come la pace, l’uguaglianza e la libertà. In collaborazione con l’associazione «Cultura della Pace», «Esplorazioni», l’associazione «Libera» di Arezzo e il liceo «Città di Piero», sono state organizzate alcune manifestazioni per riflettere.Così, a metà dicembre, i giovanissimi gestiranno in collaborazione con le associazioni della zona una tenda in cui saranno venduti prodotti alimentari provenienti dalle cooperative nate dall’assegnazione, da parte dello Stato, dei terreni confiscati alla mafia. È un modo per porre attenzione ad un fenomeno omertoso che va oltre la mafia, la ‘Ndrangheta calabrese o la camorra napoletana, e che si estende pericolosamente all’interno di processi economici e di sviluppo della società italiana.Sabato 20 dicembre, alle 16, nella sede del Consiglio comunale avrà luogo un incontro pubblico sul tema Liberi di… Liberi da… Liberi per… con don Tonio Dell’Olio, responsabile di «Libera internazionale», l’associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti. Il lavoro viene portato avanti di pari passo anche all’interno di alcune classi dell’Istituto tecnico commerciale con incontri e approfondimenti durante l’anno scolastico e si concluderà con un’assemblea degli studenti nella primavera 2009.Una breve riflessione merita il lavoro svolto dal gruppo giovanissimi durante gli incontri settimanali. Liberi di… è la prima tappa che si conclude con il tempo di Natale. Il brano di Vangelo di riferimento è quello del «Figliol Prodigo» dove la voglia di realizzare la propria felicità porta il giovane a scegliere una strada che si stacca dalle radici più profonde della famiglia, fino a trovarsi in grossa difficoltà nella libertà che non ha storia. Liberi da… è il secondo percorso, durante il tempo di Quaresima, che dovrà aiutare a riflettere sulla lotta contro i limiti umani: liberi dall’egoismo, dal peccato, ma anche nella sua dimensione comunitaria e sociale rendendoci consapevoli del diritto alla libertà dalle ingiustizie e dalle discriminazioni. Liberi per… è l’ultima tappa che prende avvio a Pasqua, dove rifletteremo sulla speranza, impegnandoci a comprendere l’impegno ad essere costruttori di un mondo più giusto. di Massimo Canosci Adulti a scuola di famiglia, educazione e cittadinanzaNell’anno dedicato alla chiamata alla santità nella Chiesa, il cammino degli adulti di Ac sarà diretto a riscoprire il senso stesso della vocazione personale e della missione associativa. L’Azione cattolica, prima che un’associazione ecclesiale, è una realtà di comunione che esprime la vocazione di tutto il genere umano alla santità. Perciò la sua porta è aperta per definizione a chiunque desideri intraprendere un cammino comunitario che lo aiuti a seguire meglio il Signore nelle strade ordinarie della vita.La ricchezza di forme aggregative esistenti oggi nella Chiesa, porta a domandarsi quale sia il ruolo specifico dell’Azione cattolica. È una domanda che, per sua natura, trova risposta nelle scelte personali rispetto alla sequela del Signore e alla importanza che assume nella vita di ciascuno la dimensione ecclesiale.Il laico di Ac è cosciente della ministerialità che scaturisce dal battesimo e collabora per questo con i parroci, aderendo alla Chiesa senza riserve o prese di distanza di tipo moralistico. L’adesione all’associazione implica perciò una scelta convinta per la Chiesa di Cristo. Non basta, cioè, perseguire lo scopo di un mondo migliore, desiderare la pace, il disarmo e la giustizia e magari impegnarsi per questi ideali. Solo da un intimo rapporto con Gesù Cristo, coltivato nella comunità cristiana, potranno scaturire quelle opere che della fede sono solo conseguenza e testimonianza. Ribadire il primato della dimensione spirituale sull’impegno quotidiano, non solo non significa escludere il secondo, ma appare l’unica modalità per svolgere una testimonianza profetica in un mondo che non riesce a trovare nell’individualismo la risposta ai propri bisogni più profondi.Tra le priorità del triennio, l’Ac ha indicato quella della cura delle relazioni, cioè dell’attenzione costante al volto del nostro prossimo. Infatti, la società postmoderna è in crisi soprattutto negli ambiti di vita sociale tipicamente legati all’impegno dei laici cristiani: la famiglia; l’educazione (scuola, cultura, università); la cittadinanza (non solo la politica, ma anche il lavoro). L’impegno associativo è perciò quello di edificare personalità cristiane in grado di vivere nella dimensione feriale il vangelo professato la domenica, superando la tentazione del devozionismo intimista o del consumismo del sacro.Vittorio Brizzi