Arezzo - Cortona - Sansepolcro

In pellegrinaggio a Taizé col vescovo.

Da anni ormai i rapporti tra la comunità monastica internazionale di Taizé in Francia e la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sono molto stretti. Diverse generazioni di giovani aretini si sono recati in pellegrinaggio nella collina di Taizé sin dagli anni Sessanta o hanno partecipato agli incontri organizzati in varie città europee. Frequenti sono state anche le visite che i fratelli della comunità monastica hanno compiuto ad Arezzo, città nella quale esiste una preghiera regolare cittadina animata con i canti di Taizé da quasi venti anni. Poi, nel novembre del 2006, questa lunga storia di amicizia è stata celebrata con un incontro intitolato «Arezzo incontra Taizé», un evento che, oltre gli aretini stessi, ha riunito per tre giorni anche circa 400 giovani italiani da diverse regioni per momenti di preghiera, di scambio e di riflessione.Questa amicizia vuole vivere ora una nuova tappa, con l’organizzazione di un pellegrinaggio diocesano a Taizé dal 12 al 19 luglio. L’iniziativa è stata di recente annunciata con gioia dal vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, ed è aperta alla partecipazione di giovani, adulti e famiglie con bambini che verranno accolti con proposte di programma diversificati in base all’età.Ma quale il senso di un pellegrinaggio diocesano a Taizé? Vale anzitutto la pena di ricordare che a Taizé si viene accolti da una comunità ad essenza monastica di uomini impegnati nel celibato, nella vita comune e in una grande semplicità di vita. Si tratta di un centinaio di fratelli, cattolici e di diverse origini evangeliche, provenienti da quasi trenta nazioni. Con la sua stessa esistenza, la comunità in terra di Francia è un segno concreto di riconciliazione tra i cristiani divisi e i popoli separati. Passare una settimana a Taizé significa lasciare che la preghiera comune assieme ai monaci, il canto meditativo, il silenzio e la riflessione personale possano aiutare a riscoprire la presenza di Dio nella nostra vita e a ritrovare una pace interiore. Una settimana a Taizé permette di rileggere la vita quotidiana alla luce del Vangelo a fianco di centinaia di persone da tutto il mondo. Proprio per questo il vescovo – che più volte è stato in visita a Taizé – desidera che il pellegrinaggio sia un’esperienza dell’intera Chiesa locale e lo guiderà personalmente.In occasione dell’annuncio del pellegrinaggio da parte del vescovo, un messaggio è pervenuto dalla comunità di Taizé in cui si spiega che «il sostegno reciproco nel cammino della fede è un arricchimento per noi come per voi» e che «abbiamo infatti tanto bisogno di capire che non siamo soli nella nostra ricerca di Dio e nel nostro tentativo di vivere il vangelo di Cristo». Poi, nella lettera firmata dai fratelli John e Leandro si parla dell’attesa del viaggio. «Abbiamo appreso con grande gioia che state preparando un pellegrinaggio diocesano a Taizé. Vi accoglieremo molto volentieri, e speriamo che questa nuova tappa del pellegrinaggio di fiducia che vivremo insieme ci aiuti a radicare più fortemente la nostra fede nella vita concreta di ogni giorno, a capire meglio i rapporti tra i momenti di intensità e il lungo cammino di tutta una vita al seguito di Cristo».Per avere informazioni sull’iniziativa che si terrà a luglio e che coinvolgerà la diocesi, è possibile visitare il sito www.arezzotaize.it oppure scrivere a incontri@arezzotaize.it o contattare l’Ufficio scuola della diocesi in via Ricasoli, ad Arezzo, allo 0575.40.27.210.di Federico Bindi