Toscana
In Italia è più facile scendere nella scala sociale che salire. Un convegno Cisl su questo problema
Il Global Social Mobility Index colloca l’Italia al 34° posto della graduatoria, in coda a tutti gli altri paesi membri dell’Unione (ad eccezione di Romania e Grecia). E, per la prima volta dal secondo dopoguerra ad oggi, l’Istat certifica che per la generazione 1972-1986 è più elevata la mobilità discendente che quella ascendente. Nonostante tutto, la bassa mobilità sociale non è una priorità nelle agende dei policy maker e si parla poco o niente delle politiche che potrebbero incidere in modo positivo.
Un problema enorme su quale vuole provare a riflettere l’iniziativa “La società dei destini segnati”, organizzata da Cisl Toscana e Istel (Istituto di studi toscani di economia e lavoro) e in programma domani, giovedì 26 Gennaio, dalle ore 15, nell’auditorium Cisl Toscana, a Firenze (in via Benedetto Dei 2/a).
Lo spunto sarà offerto dal libro “Lei chi è ?”, scritto da Andrea Morandi, già sindacalista Cisl, e uscito poco prima dello scoppio della pandemia: sotto forma di romanzo Morandi narra le storie di due famiglie in situazioni di fragilità, che cercano di uscire dalla loro condizione: vicende straordinariamente simili a quelle di tante persone reali, grazie alla conoscenza approfondita che di questo mondo ha l’autore.
Dalle due storie il lettore scopre quanto siano frammentate e difficili da trovare, per chi si trova in questa situazione, anche le risposte che la nostra società mette a disposizione.
Nel dibattito si cercherà di capire quale sia la situazione oggi, alla luce della pandemia e dei suoi pesanti effetti sulla società e quali possano essere le strade per una vera ‘presa in carico’ di queste situazioni, per sbloccare l’ascensore sociale e rendere non utopica l’idea di offrire a tutti una possibilità di emancipazione e di ‘ascesa’.
Durante l’incontro, introdotto e moderato dal