La Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro in questo periodo di Avvento conferma il suo impegno in ambito internazionale. Oltre ai numerosi progetti che sin dal 2000 sono stati attivati in diverse parti del mondo (come Albania, Tanzania, Kenya, India, Argentina e altri piccoli interventi in altri paesi), quest’anno l’attenzione si concentra prevalentemente su quattro realtà: aiutare l’opera delle suore Clarisse nella città di Ijebo-Ode in Nigeria; sostenere la parrocchia di Santa Cruz de Copacabana in Brasile dove opera il sacerdote aretino don Enrico Arrigoni; dare una mano al centro per disabili nell’accampamento di Dakhla in Saharawi in collaborazione con il Comune di Bucine; e appoggiare una giovane famiglia aretina missionaria nella città di Darwen nei pressi di Manchester nel Regno Unito.«Sono interventi molto diversi l’uno dall’altro spiega suor Rosalba Sacchi, direttrice della Caritas diocesana ma accomunati da un unico spirito: rispondere alle istanze che vengono dalla gente. Questi progetti cercano di innescare percorsi di emancipazione economica e sociale di alcune comunità che ci richiedono il sostegno e l’aiuto. I progetti dell’area internazionale di Caritas fanno parte di un percorso più ampio di educazione alla mondialità».«Il lavoro che compiamo ogni giorno in Italia spiega Andrea Dalla Verde, vicedirettore della Caritas diocesana è strettamente collegato a ciò che avviene nel resto del mondo. È per questo che cerchiamo di superare le situazioni di povertà ed emarginazione in Italia come in Brasile, in Saharawi come in Albania».Ciascun progetto ha una sua specificità e proprie caratteristiche.Progetto Nigeria . Il «Progetto Nigeria» nasce per sostenere le attività della comunità delle suore clarisse in missione nella diocesi di Ijebu-Ode in Nigeria. La responsabile è suor Maria Francesca Federici proveniente dal monastero di Santa Chiara di Cortona. Il progetto sostiene la manifattura delle ostie, i sacerdoti più in difficoltà, il potenziamento del servizio di distribuzione dell’acqua e dei prodotti alimentari del monastero agli indigenti.Progetto Brasile. Copacabana è famosa per le sue spiagge. Tuttavia a fianco di queste inestimabili bellezze ci sono anche molte situazioni di povertà. Il progetto è nato quest’anno su sollecitazione del sacerdote aretino don Enrico Arrigoni che è in missione nella favelas di Copacabana a favore dei bambini.Progetto Saharawi.La Caritas diocesana in collaborazione con il Comune di Bucine è intervenuta sin dal 2005 in Sahara occidentale, un territorio dove è in corso un «conflitto dimenticato». In un accampamento nella zona di Dakhla si è deciso di intervenire a sostegno di una struttura che accoglie sessanta persone disabili con le loro famiglie.Progetto Regno Unito. La Caritas diocesana sostiene una famiglia aretina in missione da un anno a Darwen, nei pressi di Man-chester. Il Regno Unito, nonostante possa vantare una florida ricchezza, ha anche un’altrettanta forte esclusione sociale e un marcato individualismo. La giovane famiglia attende la nascita della terza figlia e opera a fianco della popolazione locale.Chi volesse contribuire al sostegno di uno di questi progetti, può effettuare un versamento sul conto corrente intestato a Caritas diocesana, presso Banca Etruria, Iban IT32 Z053 9014 1240 0000 0000 200 e specificare nella causale il nome del Paese nel quale è in essere un progetto da portare avanti.