Vita Chiesa

IN 200 MILA ALL’ANGELUS; BENEDETTO XVI: COSTRUIAMO INSIEME UNA SOCIETA’ FRATERNA E TOLLERANTE

“Vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene”. Con queste parole, Benedetto XVI ha salutato l’enorme folla che sin dalle prime ore di questa mattina si è radunata sotto la finestra del suo studio, in Piazza San Pietro, per manifestare solidarietà al Pontefice, al termine di una settimana che lo aveva visto costretto a non recarsi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università “La Sapienza” di Roma, per le proteste di un piccolo gruppo di docenti e studenti. Tra i duecentomila anche tanti giovani universitari che, accogliendo l’invito del card. Camillo Ruini, si sono voluti stringere attorno a Benedetto XVI per manifestare la loro vicinanza e più volte hanno lanciato il loro grido “libertà, libertà”.. E a loro si è rivolto subito il Papa: “Desidero anzitutto salutare i giovani universitari – che sono tanti, grazie per la presenza! – i professori e voi tutti che siete venuti oggi così numerosi in Piazza San Pietro per partecipare alla preghiera dell’Angelus e per esprimermi la vostra solidarietà”. “Conosco bene questo Ateneo – ha proseguito il Papa – , lo stimo e sono affezionato agli studenti che lo frequentano: ogni anno in più occasioni molti di essi vengono ad incontrarmi in Vaticano, insieme ai colleghi delle altre Università. Purtroppo, com’è noto, il clima che si era creato ha reso inopportuna la mia presenza alla cerimonia. Ho soprasseduto mio malgrado, ma ho voluto comunque inviare il testo da me preparato per l’occasione. All’ambiente universitario, che per lunghi anni è stato il mio mondo, mi legano l’amore per la ricerca della verità, per il confronto, per il dialogo franco e rispettoso delle reciproche posizioni”.E dal momento che tutto ciò, ha proseguito, “è anche missione della Chiesa, impegnata a seguire fedelmente Gesù, Maestro di vita, di verità e di amore”, il Papa ha chiuso questa pagina con un augurio frutto di un’intensa esperienza accademica: “Come professore, per così dire, emerito che ha incontrato tanti studenti nella sua vita, vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene”. In precedenza, Benedetto XVI aveva, come sempre in questo periodo dell’anno, dedicato una riflessione alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si concluderà il 25 gennaio con i Vespri solenni, presieduti dal Papa stesso nella basilica di S. Paolo fuori le Mura. Ricordando i 100 anni di questo periodo che all’inizio dell’anno vede spiritualmente vicini in preghiera cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti, il Pontefice ha affermato: “Abbiamo tutti il dovere di pregare e di operare per il superamento di ogni divisione tra i cristiani rispondendo all’anelito di Cristo ‘Ut unum sint’. La preghiera, la conversione del cuore, il rafforzamento dei vincoli di comunione formano l’essenza di questo movimento spirituale, che ci auguriamo possa condurre presto i discepoli di Cristo alla comune celebrazione dell’Eucaristia, manifestazione della loro piena unità”.E ricordando che dall’invito di San Paolo, “pregate costantemente” – da cui il titolo della Settimana di preghiera 2008 – Benedetto XVI ha osservato che è da qui che “proviene la capacità di superare ogni egoismo, di vivere insieme in pace e in unione fraterna, di portare ognuno, di buon grado, i pesi e le sofferenze degli altri”, per questo “Non dobbiamo mai stancarci di pregare per l’unità dei cristiani!”.Tra i saluti nella varie lingue, il Papa ha rivolto un’esortazione particolare ai rappresentanti delle scuole cattoliche presenti in Piazza per celebrare la Giornata loro dedicata dalla diocesi di Roma. “Nonostante le difficoltà che incontrate”, vi incoraggio – ha detto loro – “a continuare nel vostro lavoro che pone al centro il Vangelo, con un progetto educativo che punta alla formazione integrale della persona umana”. E, infine, dalla folla che non ha mai cessato di accompagnare con applausi e acclamazioni ogni sua parola, Benedetto XVI si è congedato con un ultimo augurio spontaneo, non previsto nel testo distribuito dalla sala stampa: “A tutti voi una buona settimana. Andiamo avanti in questo spirito di fraternità, di amore per la verità e per la libertà, nell’impegno comune per una società fraterna e tollerante. Grazie a voi tutti”. (Fonte: Radio Vaticana)Sapienza, uno sgarbo al Papa