(ASCA) - ”Dal 26 marzo scorso oltre 1.100 persone su cinque imbarcazioni sono arrivate a Malta partite dalla Libia. Durante il fine settimana, invece, sono approdate sull’isola di Lampedusa tre imbarcazioni provenienti dalla Libia con 1.008 persone a bordo, soprattutto di nazionalità somala e nigeriana. Dal 26 marzo, 3.358 persone partite dalle coste libiche hanno raggiunto l’Italia meridionale”. Questi i numeri diffusi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che ricorda anche ”il soccorso, questa mattina, da parte delle forze armate maltesi di un’imbarcazione con a bordo 116 persone. Tra loro – riferiscono i media – una donna che sarebbe deceduta”.”Sono più di cinquecento i libici che la scorsa settimana sono fuggiti dal conflitto nella regione occidentale delle montagne per cercare rifugio nell’area di Deliba, nel sud della Tunisia, circa duecento chilometri a sud della frontiera di Ras Adjir. La pressione sulle città della regione di Western Mountains da parte delle forze governative è sempre più forte”, spiega l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in una nota. Questo, aggiunge, ”li ha spinti a fuggire, oltre alla mancanza di farmaci di base e alla scarsità di cibo. Si tratta soprattutto di persone di etnia berbera, con risorse molto limitate e notevoli necessità di assistenza. Per accoglierli, le autorità tunisine hanno concesso l’area di un campo sportivo nella città di Ramada – a circa 45 chilometri dal confine, dove l’Unhcr ha allestito un campo composto finora di 130 tende”. Al 10 aprile erano 498.313 le persone fuggite dalla violenza in Libia attraverso i confini terrestri: 199.700 in Egitto (tra le quali 83.218 egiziani e 56.656 libici), 236.151 in Tunisia (20.228 i tunisini e 48.957 i libici), 36.580 in Niger (33.675 i nigerini tra loro), 14.126 in Algeria, 6.219 in Ciad e 2.800 in Sudan.