Italia

IMMIGRATI, SBARCHI: CARITAS, «OGNI PERSONA IN PERICOLO È DA SALVARE»; NO AI CENTRI DI PERMANENZA IN AFRICA

“Non si può dimenticare che ogni persona in pericolo di vita è da salvare”. Lo afferma la Caritas italiana chee esprime perplessità sui respingimenti degli immigrati e invita ad una maggiore attenzione sulla questione dei richiedenti asilo. “I recenti sbarchi di questi giorni a Lampedusa e sulle coste della Sicilia – afferma in un comunicato diffuso oggi – ripropongono alla nostra attenzione l’annoso dilemma tra soccorso in mare delle persone e ingresso irregolare. Una particolare situazione di emergenza che chiede un coinvolgimento proporzionato tra le esigenze e le risorse impegnate”. “Anche in situazioni di gravi pressioni create da sbarchi continui – sottolinea la Caritas -, il principio di non respingimento chiede di essere rispettato. Tra l’altro, i tempi di valutazione dei respingimenti sono talmente stretti da non consentire decisioni adeguate e ponderate”.

Caritas Italiana sollecita inoltre alla consueta attenzione nei confronti dei potenziali richiedenti asilo tra le persone sbarcate. Mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, ricorda a questo proposito che “il nostro Paese non ha ancora una legge organica sul diritto d’asilo. È una questione che non può più aspettare”. La Caritas ribadisce anche perplessità sulla proposta dei Centri di permanenza temporanea in Nordafrica. “C’è bisogno anzitutto – continua mons. Nozza – di una politica organica dell’Europa, di un rilancio della cooperazione e di una realistica programmazione di flussi. Perché se spostiamo la frontiera del respingimento in Stati che non si sono mai distinti per tutela dei diritti umani, la situazione non può che peggiorare. Un Paese può dirsi sicuro solo quando è in grado di conciliare solidarietà e giustizia, non quando chiude le proprie frontiere”. Sir