Toscana
Immigrati, polemiche sul «disegno»
«In ogni immigrato c’è un uomo: è una cosa che non va dimenticata e questo al di là delle leggi e dei regolamenti, dell’economia e della politica. Lo scriveva una settimana fa «L’Osservatore Romano» a conclusione di un articolo dedicato all’accordo raggiunto nella maggioranza sull’immigrazione. «Dopo le tensioni interne dei giorni scorsi scriveva il quotidiano della Santa Sede la maggioranza ha trovato un accordo; ma è dovuto intervenire lo stesso presidente del Consiglio per sedare il dissidio determinato dalla proposta dell’Udc (Unione dei democratici cristiani e di centro) per una sanatoria dei lavoratori immigrati impiegati nell’industria al nero, da aggiungere a quella per le colf e le badanti». La soluzione è stata di stralciare l’emendamento avanzato dal presidente della Commissione industria della Camera, Tabacci, dalla cosiddetta «Legge Fini-Bossi» trasformandolo in un provvedimento autonomo.
Il disegno di legge sull’immigrazione, indicato con i nomi del vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini (Alleanza nazionale), e del ministro delle Riforme istituzionali, Umberto Bossi (Lega), è in discussione, tra mille polemiche, alla Camera dei deputati, ma la sua approvazione è slittata a dopo le elezioni amministrative. Al Senato, invece, era stata approvata nel febbraio scorso con 153 voti a favore, 96 contrari e 2 astenuti.
I nuovi ingressi. Ma «guai» a parlare d’invasione. «In primo luogo perché l’incremento è in parte dovuto alla regolarizzazione fanno sapere gli esperti della Caritas di Pisa che hanno curato la parte toscana del Dossier : in pratica una quota elevata dei 26mila nuovi permessi di soggiorno riconosciuti in Toscana hanno riguardato stranieri che vivono da tempo nella nostra regione ma che non avevano avuto la possibilità di emergere dall’irregolarità». E poi perché sul territorio regionale, soggiornano 4 cittadini stranieri ogni 100 italiani residenti, un dato superiore alla media nazionale (3%) ma nettamente inferiore a quella europea (5,2%).
Le religioni. Multiculturalità frequentemente fa rima con «multireligiosità». E la Toscana, al riguardo, non fa eccezione: secondo le stime della Fondazione Migrantes ogni cento stranieri 44 sono cristiani (di cui 23 cattolici), 34 musulmani, 5 buddisti, 3 confuciani, 2 induisti e, soprattutto, 12 appartenenti alle cosiddette «confessioni minoritarie».
I motivi del soggiorno. Circa l’85% degli immigrati soggiorna in Toscana per lavoro (59%) o per ricongiungimento familiare (26%). Valori tutt’altro che indifferenti «perché spiegano gli esperti del Dossier si tratta di soggiorni di lunga durata che presuppongono una propensione all’insediamento stabile».