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IMMIGRATI: MAGGIONI, «I CRISTIANI RIVELANO IN QUALE DIO CREDONO, DAL MODO IN CUI ACCOLGONO LO STRANIERO»

“Dal modo in cui i cristiani guardano, oggi, lo straniero e le minoranze, rivelano in quale Dio credono”. Lo ha detto mons. Bruno Maggioni, docente di Sacra Scrittura presso il Seminario di Como, intervenendo, ieri, ai lavori di apertura del convegno organizzato dalla Fondazione Migrantes a Chianciano Terme sul tema “Benedetto colui che viene tra noi”. Per mons. Maggioni, la Bibbia ci dà alcune indicazioni chiare da seguire. “Il Vangelo – ha osservato il biblista – è esplicito: Gesù dice ‘ero forestiero e mi avete accolto’. D’altra parte, già nell’Antico Testamento, quando c’è la prima lieta notizia della creazione, è evidente che se Dio è l’unico creatore, non ci deve essere un popolo che deve imporre agli altri la propria cultura”. E se il Signore è uno solo, come dice il comandamento, “il primato di Dio – ha aggiunto mons. Maggioni – si fa riconoscibile nella fraternità umana”. Anche per quanto riguarda la carità, ha osservato il biblista, “può esistere un modo sbagliato di farla”. “Tra i cristiani – ha chiarito mons. Maggioni – c’è molta generosità nell’aiutare l’altro, ma, spesso, manca la volontà di cambiare il modo di relazionarsi, per cui io resto colui che dona e tu quello che ricevi, io il cittadino e tu lo straniero”.

Oggi il convegno continuerà con due relazioni, la prima di mons. Pietro Fietta, docente di Ecclesiologia ed ecumenismo presso il Seminario di Treviso, su “La parrocchia in una Chiesa pellegrina”, e la seconda di Giuliana Martirani, docente di Geopolitica all’Università Federico II di Napoli, su “La novità dell’altro: paure e ricchezze”. Sarà anche dato spazio ad un resoconto sull’indagine conoscitiva sulla Migrantes nelle Chiese locali in Italia e alle testimonianze.Sir